Pacentro, in Abruzzo, è tra i paesi protagonisti della terza puntata del programma Il Borgo dei Borghi che viene trasmesso da Rai 3 nella prima serata di oggi, sabato 17 novembre 2018. Questa località si trova in provincia dell’Aquila, la sua popolazione è di 1500 abitanti e la sua superficie si estende per circa 73 km² sulle colline all’interno del Parco Nazionale della Majella. Come descritto nella clip del programma tv, la leggenda narra che l’eroe troiano Pacinus arrivato nei pressi del Monte Morrone fondò Pacentro. Il primo documento in cui viene citato riporta la data del VIII secolo, ed è riferito all’episodio in cui viene donato al monastero di San Vincenzo al Volturno da parte di duchi di Spoleto. Pacentro offre la possibilità di apprezzare i piccoli capolavori della tradizione artigianale locale come la lavorazione della pietra bianca della Majella e della terracotta. Venire a visitare Pacentro significa immergersi nell’autenticità di questo territorio, lasciandosi affascinare dalla genuinità di questo luogo. Clicca qui per vedere il video della presentazione del borgo



Pacentro e i luoghi da ammirare

Tra il X e l’XI secolo a Pacentro viene eretto il Castello Caldonesco a scopo di difesa della popolazione della Valle Peligna, minacciata dalle scorribande di Saraceni e Normanni. Attorno ad esso vengono edificate le prime case e chiese, e inizia così a svilupparsi l’economia del borgo. Questa bella fortezza è oggi visitabile e rappresenta uno dei simboli del paese. Nei secoli successivi Pacentro ha visto alternarsi le dominazioni del Regno di Napoli a quella della famiglia Orsini, con ripetuti episodi di brigantaggio, fino ad arrivare all’Unità d’Italia. Negli ultimi anni questa tranquilla località è divenuta una meta di turismo grazie alle sue bellezze architettoniche e naturalistiche. Oltre al Castello, infatti, a Pacentro si possono ammirare la caratteristica Piazza del Popolo, con la sua fontana del Seicento che ha avuto anche la funzione di urna sepolcrale e su cui si affacciano diversi edifici storici tra cui la quattrocentesca chiesa di Santa Maria Maggiore o della Misericordia e alcuni palazzi signorili come Palazzo la Rocca, oggi sede del Municipio, Palazzo Granata, Palazzo Avolio ed il seicentesco Palazzo Tonno. Quest’ultimo prende il nome dalla “preta tonna”, pietra dello scandalo, dove chi non onorava i propri debiti veniva costretto a sedersi nudo e a essere schernito da tutto il paese. Numerosi sono i percorsi che partono da Pacentro per chi ama fare trekking tra la natura, magari seguendo le tracce del camoscio appenninico. Inoltre, in questo territorio non ci si può esimere dal degustare le sublimi specialità enogastronomiche locali come i piatti di pasta casereccia cucinata con le carni degli animali che pascolano sulle colline circostanti, i saporiti formaggi pecorini e la polta, che è diventata protagonista di una delle sagre cittadine.

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