Gardone Riviera

ha avuto la fortuna di essere scelto per la finale de Il borgo dei borghi oggi, 3 novembre, su Rai Tre. Famosa meta turistica ancor prima dell’arrivo di Gabriele d’Annunzio, il comune ha da sempre attratto la clientela mitteleuropea e nordica che amava svernare proprio su questa cittadina posta sulle rive settentrionali del lago di Garda. Tuttavia questo era un territorio alquanto conosciuto anche nell’antichità come attestano le lapidi romane trovate nel castrum di Fasano e le tracce di un maniero con tanto di cappella dedicata a San Michele, l’arcangelo preferito dai Longobardi. Le prime tracce della fama di Gardone si trovano nel Savoy Palace, uno dei tre Grand Hotel di questa località, costruito nei primi anni del XIX secolo dove si hanno testimonianze di quel movimento definito Belle Epoque che, però, si sviluppò anche presso il Grand Hotel Fasano e il Grand Hotel Gardone eretto per primo nel 1883 per volere di colui che ‘scoprì’ la cittadina lacustre intuendone le grandi potenzialità turistiche. Ci si immerge in un’atmosfera retrò proprio passeggiando sul lungolago, ideato sempre nei primi anni del Novecento a mò di una Kurpromenade (passeggiata di salute) di una stazione climatica. Rivivere quello stile di vita permette al turista di ammirare la bellissima Villa Alba caratterizzata dalla sua scenografica scalinata, Villa Turati Ruhland, Villa Acquarone e, dirimpetto, la torre-belvedere di San Marco che il Vate, trasformò nel 1925.



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Gardone Riviera, Il borgo dei borghi 2018: uno spettacolo della natura

Se Gardone Riviera, protagonista de Il borgo dei borghi, è famoso, merita di essere esplorato il borgo antico che è Gardone Sopra, dove la chiesa di San Nicola del XVIII secolo con le opere di Veronese e Caliari nonché il bel Palazzo Comunale, valorizzano questo antico agglomerato che si trova in collina e dal quale si gode di una meravigliosa panoramica del lago di Garda. Se si parla di Gardone Riviera non si può non pensare al Vittoriale degli Italiani, che D’Annunzio donò allo Stato italiano nel 1930. Il poeta, preso possesso di Villa Cargnacco, la trasformò a sua immagine e somiglianza tanto da farla divenire una specie di casa-museo, con l’aiuto di artisti dell’epoca. Ogni stanza fu frutto della fantasia del Vate ed è caratterizzata da tantissimi oggetti, motti, affreschi, quadri, arazzi. Gardone Riviera è anche natura, immersa com’è da parchi con alberi secolari che incorniciano le tante ville Liberty, oppure in stile déco o coppedè. Nei dintorni la visita ai borghetti di Fasano per scoprire oltre alla chiesa di San Nicola, anche le case risalenti al XIV e XV secolo, appare un appuntamento irrinunciabile.



Il racconto per immagini

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