Dopo aver incollato 2.006.000 spettatori (11.5%) con l’appuntamento settimanale condotto da Alessia Marcuzzi e Nicola Savino, domenica 10 marzo, in prima serata su Italia 1, torna l’appuntamento con Le Iene show. Alla conduzione della puntata domenicale della trasmissione più irriverente della televisione italiana, ideata da Davide Parenti e trasmessa per la prima volta nel 1997. Al timone della puntata domenicale de Le Iene Show ci sono Nadia Toffa, Giulio Golia, Filippo Roma e Matteo Viviani. Anche questa sera ci saranno tanti servizi interessanti e inchieste che gli inviati della trasmissione hanno realizzato non solo in Italia, ma anche all’estero. Di cosa si parlerà, dunque, nel nuovo appuntamento con la trasmissione di Italia 1? Andiamo a scoprirlo insieme.
LE IENE SHOW, I SERVIZI DEL 10 MARZO
Dopo aver chiesto e ottenuto l’estradizione di Cesare Battisti, l’Italia ha dimostrato di voler punire i propri criminali anche se si trovano all’estero. La stessa cosa vuole farla la Colombia con Domenico Antonio Mancusi Hoyos. Si tratta di uno dei più pericolosi narcotrafficanti del mondo di cui la Colombia ha chiesto l’estradizione all’Italia per poterlo processare e condannare. L’uomo è stato anche indicato dalle forze di Polizia sudamericane come un elemento di spicco dell’AUC, una formazione paramilitare tra le responsabili della guerra civile che per decine di anni ha provocato morti e sangue in Colombia. Si tratta, dunque, di un criminale estremamente pericoloso che la Colombia intende riportare in patria per fargli scontare la pena prevista dal proprio ordinamente giudiziario. Tutto, però, dipende dall’Italia.
LA RICHIESTA DI ESTRADIZIONE DELLA COLOMBIA PER HOYOS
Ad occuparsi del caso di Domenico Antonio Mancusi Hoyos è Luigi Pelazza che, nel suo servizio, ricostruisce la vita del narcotrafficante. Per lui esiste un ordine di cattura internazionale emesso nei suoi confronti dallo Stato colombiano per traffico di droga, associazione a delinquere e oltre 100 omicidi. Nel 2014, il criminale, devono a Padre Pio è fuggito in Italia dove è stato arrestato ad Imperia. Dopo essere rimasto in cella per un anno, il narcotrafficante è tornato in libertà perchè tra l’Italia e la Colombia non esiste un trattato di estradizione che è stato poi firmato nel 2016. Luigi Pelazza è riuscito ad incontrare il narcotrafficante e, successivamente, a sottoporre la questione al Ministro dell’Interno, Matteo Salvini.