A Live non è la D’Urso si parla tanto di Stefania Nobile e Wanna Marchi, ma molto meno dell’altro protagonista indiscusso delle tele truffe, il finto maestro di vita e mago Do Nascimento. Volto popolare delle televendite degli anni ’90, il falso veggente si è dato alla fuga quando il castello di bugie è crollato e da quel momento si è reso irreperibile. Al centro delle accuse, Stefania Nobile punta infatti il dito proprio su questo misterioso personaggio, ricordando a tutti che ancora non ha scontato la sua pena: “Lui è scappato e non ne parla nessuno – spiega la figlia di Wanna Marchi – però a voi piace!”, poi continua: “Adesso basta, abbiamo pagato”, sottolineando di aver ormai chiuso tutti i conti con la giustizia. Fra quelli che non hanno pagato fino in fondo, però, secondo la Nobile non c’è solo il finto mago Do Nascimento, ma anche un altro personaggio, responsabile delle attività economiche della società: “il nostro socio, quello che incassava i soldi – spiega l’ospite di Barbara D’Urso – non ha fatto un’ora (di carcere, ndr) perché non si chiamava Wanna Marchi”. (Agg. di Fabiola Iuliano)



“Sono tornato qui a Bahia da mia madre”

Che fine ha fatto il Mago do Nascimento? O maestro, per citare una delle famose frasi di Wanna Marchi, che ha operato al suo fianco per alcuni anni in tv. Finito nello scandalo come la televenditrice e la figlia, è l’unico degli indagati e condannati a non aver mai fatto un solo giorno di carcere. “Sono tornato qui a Bahia da mia madre“, ha fatto sapere alcuni anni dopo l’inizio del processo a carico della Marchi e della figlia Stefania Nobile. In base al suo breve racconto avrebbe scelto di allontanarsi dai riflettori e ritornare a una vita più umile. Oggi farebbe il parrucchiere in Brasile. Le origini del Mago do Nascimento sono infatti molto umili ed è per questo che negli anni Novanta decide di trasferirsi a Milano in cerca di fortuna. E a quanto pare ci riesce, fin dal primo incarico che lo vedrà al servizio del marchese Attilio Capra de Carrè. Sarà infatti all’interno della maison del nobile che la Marchi conoscerà il futuro Maestro, dapprima diventando il suo maggiordomo e poi unendosi alla televenditrice per parlare di numeri vincenti da giocare alle lotteria italiana ed infine per promuovere i suoi talismani contro il malocchio. “È gay“, dirà invece diversi anni dopo la Marchi al Maurizio Costanzo Show, sfatando qualsiasi mito sul fatto che fra i due all’epoca ci fosse una relazione amorosa. Scomparso dall’Italia, do Nascimento avrebbe fatto perdere le sue tracce non solo alle autorità, ma anche alla donna che gli ha permesso di guadagnare un tesoretto consistente.

Mago Do Nascimento al fianco di Wanna Marchi

Do Nascimento compare sul piccolo schermo italiano negli anni Novanta, subito dopo il primo processo a Wanna Marchi per bancarotta. Sono anni in cui la storica televenditrice cerca di riprendersi dal crollo finanziario appena subito: cerca un modo di risalire la china, partendo da quel forte rapporto con gli spettatori che rappresenta il suo dono. Do Nascimento viene presentato in pompa magna dalla Marchi nelle loro televendite. Lui stesso dice di essere il discendente di un’antica sacerdotessa brasiliana. La verità sul suo conto verrà fuori tuttavia poco tempo dopo, quando nel 2001 Fosca Marcon, una pensionata milanese, scatena una serie di denunce che porteranno all’arresto di Wanna e della figlia Stefania Nobile. Condannato a quattro anni di carcere, il sedicente Mago riuscirà a vivere in libertà grazie alla fuga messa in atto subito dopo l’avvio delle indagini. “Vendevo illusioni ed ero io per primo ad essere sorpreso che le persone eseguissero i rituali“, ha sottolinato a Il Giornale in una delle sue poche interviste. 300 mila clienti: questa la cifra che emerge grazie alla perquisizione fatta nella dimora lussuosa dell’ex Maestro di vita. Un numero importante di italiani cadute nel tranello. Per giustificarsi aggiunge anche di aver lasciato a disposizione dei giudici tutto il suo patrimonio: la torre vicino Biella, la Mercedes, la Smart ed il conto in banca a Lugano. L’unica cosa che ha provato a portarsi via è un container carico dei suoi effetti personali, oggetto preziosi collezionati in casa e sequestrati durante il trasporto verso Bahia.

Leggi anche