Enrico Silvestrin oggi ospite a Mattino 5 per dire la sua sul Festival di Sanremo 2019 e di quello che è successo nei giorni scorsi e sembra davvero molto agguerrito e non solo perché da ai giornalisti musicali “dei parassiti che non comprano la musica e vivono a scrocco”. Riguardo a quello che è successo per Il Volo, il giornalista non ha intenzione di “perdonare” i giornalisti presenti in sala stampa e non perché una persona non può non avere un suo pensiero su un artista ma visto che quelli che erano presenti rappresentavano il 30% dei voti nella finalissima della kermesse non avrebbero dovuto non solo offendere i ragazzi ma esultare in quel modo per la loro mancata vittoria. Un conflitto di interessi, anche in questo caso, c’è stato ed è evidente ma le parole di Enrico Silvestrin spingono anche la Panicucci a prendere le distanze dalle parole del giornalista ed ex gieffino. Il pubblico però applaude di buon grado alle parole di Silvestrin convinti che qualcosa non sia andato davvero come doveva andare. (Hedda Hopper)



La polemica social

Si torna a fare polemica su Sanremo 2019 con il trio de Il Volo pronto a parlare degli insulti in sala stampa. Il pubblico è tutto con loro, sul profilo di Instagram infatti è un vero e proprio trionfo di consensi: “Purtroppo ragazzi l’educazione si è totalmente persa. Poi con voi che siete ragazzi umili, educati e di talento”, “Questo post vi fa onore, bravi”, “Siete dei grandi, quando cantate ci fate volare e tutti gli italiani dovrebbero essere fieri in tutto il mondo”, “Assurdo, certe persone sono veramente cattive”, “Meritano la denuncia“. E mentre il web si schiera tutto dalla parte de Il Volo forse ci si aspetta che possa spiegare qualcosa di più Claudio Baglioni. Non che lui sia colpevole visto che tutto arrivava dalla sala stampa, ma comunque nel ruolo di direttore artistico il cantautore romano dovrà esprimere il suo parere su un fatto gravissimo che merita riflessione. Vedremo cosa accadrà nelle prossime ore, perché è impossibile pensare che tutto si possa concludere in questa maniera. (agg. di Matteo Fantozzi)



Non si fermano le polemiche

A pochi giorni dalla finale della 69esima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo 2019 non si placano le polemiche. La vittoria di Mahmood ha spiazzato tutti e lo stesso Claudio Baglioni in queste ore ha ammesso che qualcosa bisognerà cambiare nel regolamento delle votazioni. Intanto dopo lo sfogo in conferenza stampa di Ultimo, che si è scagliato contro alcuni giornalisti, anche Il Volo ha deciso di rompere il silenzio. Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble hanno pubblicato un lunghissimo messaggio sui social in cui hanno raccontato cosa è davvero successo al Festival. Non solo, il trio ha raccontato degli insulti ricevuti e di come alcuni giornalisti li abbiano trattati davvero in malo modo. Accuse e parolacce che i tre ragazzi non hanno gradito, ma hanno descritto come una forma di bullismo vero e proprio. “Queste persone non hanno portato gloria all’ordine che rappresentano, il loro atteggiamento è stato un insulto” hanno scritto i tre ragazzi che hanno poi precisato come la musica debba essere motivo di libertà e non di insulto. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



Il Volo: forma di bullismo contro di noi

Il Volo rompe il silenzio. Sul web, da alcuni giorni, circola un video che mostra l’esultanza di alcuni giornalisti della Sala Stampa del Festival di Sanremo 2019 alla proclamazione del terzo posto del famoso trio. E non per la gioia del loro successo, ma per quella di non vederli in prima posizione. Oltre alle urla di gioia, si ascoltano vividamente insulti come “mer*e”, rivolti proprio al Volo. Finora, il trio composto da Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble è rimasto in silenzio, rotto oggi con un comunicato molto duro. Sulle pagine social del Volo e dei singoli cantanti, spuntano queste parole: “Abbiamo avuto bisogno di qualche giorno per essere lucidi e dire la nostra su quanto accaduto. Alcuni giornalisti (ed è bene dire solo alcuni) ci hanno pesantemente insultato. Ha usato parole come ‘m*rde’, ‘vaffancu*o’, ‘in galera’, che consideriamo come il frutto di una vera e propria forma di bullismo, di sfottò da stadio.” Così continua: “Queste persone non hanno portato gloria all’ordine che rappresentano, il loro atteggiamento è stato un insulto, prima che a noi, a tutti i colleghi giornalisti che svolgono il proprio lavoro in maniera seria e professionale.”

“La musica dovrebbe essere libertà non motivo d’insulto!”

Il Volo, nel comunicato pubblicato su tutti i canali social del trio, sottolinea come, nel corso di questi anni di carriera, siano stati più volte accusati di essere “arroganti e spocchiosi” o criticati per la loro musica. “Non abbiamo mai dato importanza a tutto ciò – chiarisce però il Volo – anche perché, fortunatamente, abbiamo sostenitori che ci supportano quotidianamente”. Tuttavia, Ignazio, Piero e Gianluca non possono rimanere in silenzio di fronte ad immagini come quelle diffuse dopo Sanremo 2019. Così dichiarano: “Essere chiamati m*rde o vedere qualcuno che sbraita ‘in galera’ solo perché stiamo facendo quello che ci piace fare nella vita è molto irrispettoso, nei nostri confronti ma soprattutto nei confronti della libertà di espressione”. Così il comunicato con conclude: “La musica dovrebbe essere libertà non motivo d’insulto!”