Dario Argento su Asia e Fiore: «Ho un rapporto speciale con le mie figlie», lunga intervista del maestro dell’horror ai microfoni di Storie Italiane. Nel corso della chiacchierata con Eleonora Daniele, il regista ha parlato delle due figlie: «Io sono stato un padre molto affettuoso, sono stato molto vicino alle mie due figlie: abbiamo fatto tante cose insieme, abbiamo viaggiato», sottolineando che «non sono simili caratterialmente, ma si amano e si divertono: domenica siamo andati a cena tutti e tre insieme, ci amiamo tutti e questo è il bello del nostro rapporto». Una breve battuta sul turbolento periodo attraversato dalla figlia Asia Argento: «Il trambusto è durato un anno e mezzo, ne sono successe di tutti i colori: all’inizio mi astenevo, poi quando ho visto che si eccedeva ho iniziato a parlare anche io». E ora l’attrice è fidanzata con Fabrizio Corona: «Non lo conosco, se lei lo ama perché dovrei mettermi in mezzo io?».
DARIO ARGENTO E LA RISCOPERTA DELLA FEDE
Dario Argento ha poi parlato della riscoperta della fede, giunta dopo la morte del padre: «E’ difficile a dirsi, è una cosa molto intima. Mio padre è deceduto ed era il mio più grande amico, eravamo anche soci in affari, ed è stato un colpo durissimo per me. Avevo una chiesetta vicino a casa mia, gestita da delle suore sudamericane, e incominciai ad entrare e guardare. Una di queste suore ha iniziato a parlarmi e ad invitarmi: io sono andato ed è stato bellissimo questo avvicinamento». Decisiva la presenza di una suora in particolare: «Mi chiese perché andavo e subito me ne andavo, invitandomi a restare con loro: ho iniziato a confessarmi e ad andare in chiesa la domenica, è stato un avvicinamento alla fede molto veloce. Ho fatto anche volontariato, servendo alle mense i senzatetto». E il padre è stato importantissimo per il maestro dell’orrore: «Lui mi ha aiutato a mettere le mie paure in scena, ma vengono dalla mia metà oscura, che mi suggerisce le cose più incredibili e spaventose. Mio padre mi ha aiutato a metterle in scena, ma sono cose che appartengono a me».