Scomparso nel 1991, Renato Rascel ha scritto la storia della musica italiana e il figlio Cesare Rascel vuole omaggiare il suo ricordo. Intervenuto ai microfoni di Storie Italiane, ha parlato del rapporto con il padre: «E’ stato un papà fantastico nonostante la differenza d’età. Fino a 72 faceva i salti mortali all’indietro, è stato molto attivo. Avevamo in comune lo sport, poi la musica un po’ più avanti: nella vita quotidiana c’era un rapporto continuo, un rapporto sentimentale molto forte». Un commento su Vogliamoci tanto bene, una delle canzoni più importanti dell’artista nato a Torino: «Questo è un capolavoro di papà, come fai a non emozionarti? La scrisse per mia madre ma non fu una delle più famose: era più un brano che poteva legarsi a quelli che erano i gusti miei e delle mie generazioni».



RENATO RASCEL A STORIE ITALIANE

Presente in studio anche il giornalista Leonardo Metalli, che ha voluto ricordare così Renato Rascel: «E’ un personaggio importante, alla portata di Walter Chiari e Aldo Fabrizi. E’ importante che questi artisti vengano ricordati, che le loro gesta vengano raccontate. I giovani non devono dimenticare che hanno dato il via allo spettacolo italiano». E presto ci sarà la prima edizione del premio Rascel, rivela Cesare: «Dopo parecchi anni di lavoro, finalmente quest’anno ho trovato due giovani produttori per istituire il premio: il 30 aprile al Teatro Brancaccio ci sarà la prima edizione del premio Rascel». E ci sarà una giuria di eccezione: Proietti, Baudo, Magalli, Ezio Greggio, solo per citarne alcuni.

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