Marco Valerio Montesano è l’ultimo della famiglia di Enrico Montesano, uno degli attori più amati d’Italia. Classe 1997, 22 anni non ancora compiuti, sta muovendo i primi passi nel mondo della recitazione, e nelle prossime settimane sarà impegnato in un tour teatrale in tutta Italia con “Il Conte Tacchia” (tratto dal film dello stesso Enrico Montesano), che si sposterà fra Reggio Calabria, Catania, Isernia, Firenze, Bologna, Cosenza e infine Bari, e dove Montesano junior reciterà a fianco del babbo. Marco Valerio non sembra comunque essere più di tanto preoccupato del fatto di dover lavorare con il padre e per il cognome importante che porta: «Non è vero che è molto faticoso lavorare con papà – le parole del giovane attore, ospite presso gli studi di Storie Italiane, programma di Rai Uno – richiede un grande impegno e questo è anche un pregio. Non è facile essere figlio d’arte? Non mi da problemi, io sto continuando a fare il mio, sto cercando di fare il massimo, di migliorare: devo dare il massimo anche se sono figlio di Enrico Montesano».
MARCO VALERIO MONTESANO “FIGLIO D’ARTE? NESSUN PROBLEMA”
Una passione, quella della recitazione, che è stata ovviamente trasmessa di padre in figlio: «La passione me l’ha passata lui – spiega – sono cresciuto fra casa e teatro, da piccolo ricordavo l’odore dei camerini e questa cosa mi è rimasta dentro e così ho deciso di fare carriera. Mi è sempre piaciuto il legame con il palcoscenico». In studio giunge quindi il messaggio di Enrico, il padre di Marco Valerio: «Cara Elonora, grazie per aver ospitato mio figlio – attacca – mi fa molto piacere. Com’è lavorare con lui? E’ una domanda a cui non so rispondere, direi normale. Ora sta studiando, sta facendo l’accademia, e soprattutto sta facendo pratica quotidiana con me che è una cosa importantissima. Spero che faccia la sua strada e che si faccia onore, non tanto perché sia figlio di un attore ma perché lui stesso sia un bravo attore». Quindi Enrico conclude il messaggio dicendo: «Mi dispiace non avere il figlio laureato in nano-tecnologica ma che fa l’attore, ma pazienza…». Come ha spiegato Marco Valerio quello del figlio laureato in nano-tecnologia è sempre stato un cruccio di Enrico, che però, anche questa volta, non ha trovato sfogo.