Nelle ultime ore si è riaccesa la polemica tra il Festival di Sanremo 2019 e Striscia la notizia, che ha messo nel mirino il brano presentato da Achille Lauro. Il programma di Ricci sostiene che Rolls Royce è il nome di una pasticca di ecstasy, sopra la quale è riprodotto il marchio della nota casa automobilistica. Ma non è finita qui: il tg satirico evidenzia che la statuetta posta sui radiatori delle Rolls è chiamata “Spirit of ecstasy”. Insomma, un inno alla droga quello del rapper romano per Striscia. E il web si è diviso, anche se è in netta predominanza chi si schiera al fianco dell’artista, ecco due tweet sul tema: «Oggi su “Striscia la notizia” hanno etichettato la canzone di Achille Lauro come un “inno alla droga” perché le iniziali di Rolls Royce sarebbero le lettere impresse sulle pastiglie di ecstasy. Assurdo», «Tutto questo clamore per il testo della canzone di Achille Lauro “Rolls Royce” che si riferirebbe all’ecstasy e nessuno ricorda i Placebo che a nel 2001, sempre a Sanremo, cantarono “Special K” (il testo si riferiva, ovviamente, alla chetamina)». Dj Aniceto sostiene il tg satirico, sottolineando che «il testo è inequivocabile». Clicca qui per vedere il video. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



L’ATTACCO DI DON MAZZI

Continua imperterrita la “guerra” di Striscia la Notizia contro il Festival di Sanremo 2019 e, nello specifico contro il direttore artistico Claudio Baglioni, “reo” di una clamorosa sfuggita legata al brano “Rolls Royce” presentato da Achille Lauro. Il trapper, secondo il Tg satirico di Canale 5, avrebbe portato una canzone che inneggerebbe all’ecstasy. Un’accusa certamente pesante alla quale il giovane artista aveva già prontamente smentito all’Ansa sostenendo: “Ogni giorno esce una cosa nuova, prima il plagio che non e’ un plagio. Ora questo. Ma io non ho mai sentito parlare di questa cosa. Rolls Royce è la macchina, è lo status. Il pezzo parla di tutte icone mondiali: dal mondo di Hollywood alla musica, allo stile”. Nonostante le critiche aveva aggiunto: “Comunque la cosa che mi fa piacere è che non criticano la canzone, anzi che tutti dicano che sia proprio una bella canzone”. Ad intervenire contro Achille Lauro è stato anche Don Mazzi, interpellato sempre dal programma di Antonio Ricci. Raggiunto dall’inviata Stefania Petyx, Don Mazzi non ha usato parole leggere non solo contro il trapper ma ancor di più contro Claudio Baglioni e la Rai tutta: “Il servizio pubblico che sceglie di mettere in gara una canzone che, non solo inneggia alla droga, ma che contiene una frase che mi sconvolge perché va al di là della droga, ma parla anche della fine (“Voglio una vita così, voglio una fine così”). Non siamo stupidi. Ma la cosa che mi meraviglia di più è che un uomo di grande cultura, che un conduttore come lui (Claudio Baglioni ndr.), si sia lasciato scappare una cosa del genere”. Don Mazzi ha parlato in tal senso di “puttan**a” rispetto alla presunta “sfuggita”: “Il conduttore non poteva assolutamente ignorare una cosa così e soprattutto deve avere il coraggio di rimediare a una puttan**a di questo genere”, ha aggiunto. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



“ROLLS ROYCE È L’ECSTASY E IL TRAPPER LO SA BENE”

Rolls Royce

non è solo il titolo della canzone presentata da Achille Lauro al Festival di Sanremo 2019, ma anche uno dei modi più comuni per chiamare le pasticche di ecstasy. Striscia la Notizia ha approfondito la questione e colto l’occasione per attaccare nuovamente il direttore artistico Claudio Baglioni: possibile che non sapesse nulla? Ma il tg satirico non è più tenero con il trapper. «Non sa (o finge di non sapere) certe cose?», scrive Striscia la Notizia nel comunicato che anticipa il servizio che andrà in onda stasera con tanto di tapiro d’oro a chi ha elogiato il brano sanremese di Achille Lauro. «Evidentemente la droga fa male, anche alla memoria. E spesso provoca deliri di onnipotenza che ti fanno credere di poter prendere in giro il resto del mondo», ha aggiunto il programma di Antonio Ricci. E si cita anche un’intervista (“La musica mi ha salvato dalla galera”) in cui dichiarava che nel suo quartiere girava molta droga. «Così iniziare a fumare marijuana, hashish o prendere droghe chimiche fu naturale. Lo facevano tutti, lo facevo anche io». E aggiunse: «Compravo chili di droga che facevo vendere a una squadra di spacciatori che avevo creato. Divenni ricco, avevo una bella vasca idromassaggio». Per questo Striscia la Notizia non ritiene credibile la tesi che Achille Lauro non sappia che Rolls Royce sia il nome delle pasticche sintetiche. (agg. di Silvana Palazzo)



IL TAPIRO AD ANDREA DELOGU

Non smettono le polemiche di Striscia la Notizia contro Claudio Baglioni e il Festival di Sanremo 2019. Nella puntata di stasera del noto tg satirico troveremo Valerio Staffelli consegnare un tapiro d’oro ad Andrea Delogu. Questo per le sue dichiarazioni dello stesso a favore della canzone Rolls Royce di Achille Lauro che viene considerato un inno all’ecstasy. Staffelli sottolinea: “Questa mattina ha detto che la canzone è poesia pura. Sulle pastiglie di ecstasy c’è scritto RR lo sapeva?” Delogu risponde: “Io pensavo si riferisse alla macchina, perché nel videoclip arriva su una Rolls Royce“. Staffelli poi aggiunge: “Sa che i ragazzini di 14-15 anni sono i principali consumatori di questo tipo di droga?“. La donna ammette: “Adesso mi sento in colpa. Ho letto il testo, ma non ho visto riferimenti. Ho sbagliato e ritratterò. La droga fa male”. Intanto il nome di Achille Lauro sui social rimbalza come vera e propria sorpresa del Festival della musica italiana, anche se non proprio tutti sono d’accordo. (agg. di Matteo Fantozzi)

LA POLEMICA

Continua ad essere al centro delle polemiche la canzone di Achille Lauro, Rolls Royce. Dopo le accuse di plagio nei confronti del trapper romano, da parte di alcuni critici che ritengono il suo pezzo di Sanremo molto simile a “1979” degli Smashing Pumpkins, ora è Striscia la notizia a sollevare un polverone. Il noto telegiornale satirico in onda tutti i giorni su Canale 5, accusa la canzone di Achille L di essere un inno alla droga, e più precisamente un inno all’ecstasy. Da dove nasce quest’associazione? Semplicemente perché, come fa sapere il tg satirico, Rolls Royce è di fatto il nome in codice dato alle pasticche della droga sintetica di cui sopra. La nota casa automobilistica britannica, oltre ad avere il simbolo della doppia R, è rappresentata dalla famosa donna alata apposta all’estremità del cofano. Una statuetta che viene anche chiamata “Spirit of Ecstasy” (Spirito dell’estasi).

ACHILLE LAURO: ROLLS ROYCE INNO ALL’ECSTASY

Da qui è nata la “moda” di chiamare le pasticche di Mdma appunto con il nome di Rolls Royce. Striscia la notizia, scoperto l’arcano, si è quindi chiesto: «Il direttore artistico (Claudio Baglioni ndr) era in sé quando l’ha ascoltata e scelta per il Festival di Sanremo?». Difficile dire se realmente Achille Lauro abbia composto un inno alla droga, anche perché in una recente intervista rilasciata al Giorno il noto cantante ex partecipante di Pechino Express, non ha nascosto l’uso di stupefacenti, ma senza volerlo mai pubblicizzare: «Conoscendo il problema della droga – diceva – mi guardo bene dal propagandarla, ma ne uso un po’ solo per comporre». Nessuna replica da parte del conduttore del Festival, che non ha voluto rispondere a Striscia la Notizia durante la consueta conferenza stampa post-serata, conclusasi poco fa. A questo punto vedremo se sarà lo stesso Achille Lauro a svelare i misteri attorno alla sua canzone.