Leo Gullotta è stato uno dei protagonisti della nuova puntata di Vieni da me, con Caterina Balivo (Clicca qui per il video). L’attore ha parlato della sua carriera, del Bagaglino, della sua infanzia e della famiglia. È proprio ricordando i suoi primi anni, che Gullotta ha dichiarato: “La curiosità è un mio elemento distintivo, già da bambino”. Leo Gullotta racconta così un po’ della sua vita nella Catania di un tempo: “Nella vita bisogna avere curiosità perché così si hanno più frecce nella propria faretra da poter sparare. – e aggiunge – Quando ero piccolo a Catania curiosavo dappertutto. Mia mamma era una “generalessa” aveva il comando della casa, poi con sei figli…” Il famoso attore e comico ha ricordato la sua famiglia, con particolare attenzione alla sorella scomparsa presto a causa di un’embolia. (Aggiornamento di Anna Montesano)
“Devo tutto alla signora Leonida”
Leo Gullotta ricorda la sua infanzia e i suoi grandi successi professionali aprendo i cassetti della cassettiera di Vieni da me che, ogni giorno, accoglie un personaggio famoso. Se, ieri, è toccato a Gianfranco Vissani, nell’ultima puntata settimanale della trasmissione condotta da Caterina Balivo, è la volta di Leo Gullotta che, da anni, entra nelle case degli italiani con i suoi lavori. Tutto è nato con la Signora Leonida, il personaggio che ha interpretato per anni nello show di Pingitore, “Il Bagagliano” e a cui deve tutto come svela lo stesso Gullotta: “Era un personaggio molto curato perché c’erano truccatori straordinari e costumisti. La trasmissione era molto curata. L’abbiamo fatta per 20 anni ed ero con tutti i miei compagni con in testa Oreste Lionello e Pippo Franco. Ne abbiamo inventati tanti. Non c’era solo la signora Leonida, ma per la prima volta, gli italiani vedevano l’emblema della famiglia italiana come immagine vignettistica e da lì si parlava anche di politica. Io ringrazio la signora Leonida perché questa signora in vignetta mi ha fatto entrare nelle case degli italiani regalandomi affetto, stima e simpatia”, ha spiegato l’attore. Poi il personale ricordo di Oreste Lionello: “Oreste era un meraviglioso attore, umorista, fine, intelligente e colto. Eravamo molto amici, abbiamo trascorso anni insieme. Oreste era come un bambino vestito da arco, ma era il suo modo di giocare che non tutti capivano. Era uno straordinario compagno di lavoro”.
LEO GULLOTTA: “HO PERSO TUTTI I MIEI FRATELLI”
Nato in Sicilia da una famiglia modesta, Leo Gullotta era il più piccolo di sei fratelli. I genitori sono riusciti a far studiare tutti. “Sono figlio di un operaio pasticcere e di una mamma casalinga. Sono l’ultimo di sei fratelli, arrivato dopo la guerra fortunatamente” – ricorda Gullotta che poi parla dei fratelli e delle sorelle – “Tina, la sorella più grande, ci ha lasciato molto presto per un’embolia perché all’epoca la medicina non aveva fatto i progressi di oggi. Poi c’era Graziella che, per fare compagnia a mia sorella Tina, ci ha lasciato. Ho perso anche un fratello che stava a Zurigo, Tino e invece l’altro fratello, Gianni, si trova a Triste da tanti anni. Oggi, il mio punto di riferimento è Mariù che vive a Catania. Negli anni li ho persi tutti. Fino a 9 anni io ho avuto tre mamme in più e due papà in più e poi, all’improvviso, mi sono ritrovato solo con mamma e papà perché si sono sposati e sono andati via”, ricorda Leo Gullotta che poi, a sorpresa, riceve la telefonata del fratello Gianni a cui manda i suoi auguri.