Che quella composta da Sabrina Ferilli e Flavio Cattaneo sia una coppia poco dedica al gossip e ai riflettori è cosa più che chiara. A confermarlo ancora una volta è stata la nota attrice, ospite nella nuova puntata di Verissimo. Tra i tanti argomenti affrontati, Sabrina ha infatti preferito non parlare di suo marito, né Silvia Toffanin ha toccato l’argomento nello specifico. Si è parlato di famiglia, di figli, del rapporto con i genitori, ma non di quello della Ferilli con Cattaneo che, d’altronde, preferisce non finire in riviste patinate. Una delle ultime volte in cui Sabrina e Flavio sono stati paparazzati risale allo scorso anno, in estate, quando i due sono stati avvistati insieme in vacanza, tra baci e tenerezze. Si tratta comunque di scatti “rubati”, in questo caso dal settimanale Chi. (Aggiornamento di Anna Montesano)



Un amore “normale”

“La normalità non è scontata e non è banale”: queste le parole con le quali Sabrina Ferilli parla anche di famiglia, di affetti. È proprio su questo concetto che l’attrice ha cercato di fondare il rapporto con suo marito, Flavio Cattaneo, e con i suoi figli. Quella di Sabrina e Flavio è infatti una storia d’amore che non ama i riflettori, né tantomeno il gossip. Difficile, infatti, trovare articoli recenti che parlino di questa relazione, inizialmente anche criticata o, comunque, alla quale si è dato poco credito. Sabrina Ferilli, pur essendo un’attrice affermata e un volto molto noto dello spettacolo italiano, vive con Flavio Cattaneo una relazione che, pensando alla prospettiva “vip”, può ampiamente definirsi “normale”. Una storia che, d’altronde, dura da tredici anni. (Aggiornamento di Anna Montesano)



“Nell’età matura conosci meglio te stesso”

Flavio Cattaneo è il marito di Sabrina Ferilli, l’attrice ospite della puntata di sabato 23 marzo 2019 di Verissimo, il rotocalco televisivo condotto da Silvia Toffanin su Canale 5. Sicuramente durante la lunga intervista l’attrice, che prossimamente sarà in video con “L’amore strappato”, racconterà alcuni retroscena della sua vita privata con Flavio a cui è legata sentimentalmente dal 2006. Ecco cosa aveva confidato alcuni anni fa sulla sua storia con l’ex direttore generale della Rai:  “quando si supera lo stato adolescenziale, la sfera sentimentale si affronta con maggiore costanza e saggezza. Flavio è una persona ferma, solida e forte, siamo anche molto simili in questo. Ci siamo dati stabilità a vicenda”. Un amore che ha superato le malelingue e che è andato oltre i pronostici iniziali. “Non credo molto alle relazioni che nascono quando si è giovani e poi durano sino alla morte. Se succede, è un miracolo. Nell’età matura conosci meglio te stesso e cosa stai cercando, quindi una storia nasce su una sintonia più profonda. Sempre se si è tagliati per la vita a due, perché non è detto” ha raccontato la Ferilli.



Chi è Flavio Cattaneo, marito di Sabrina Ferilli: “Rai 3 negli anni ha abbandonato la centralità dell’informazione”

Da Ex AD di Telecom Italia a vice Presidente di Italo, Flavio Cattaneo è stato anche direttore generale della Rai per due anni dal 2003 al 2005. Per questo motivo Catteneo si è lasciato andare ad una serie di considerazioni in merito all’organizzazione del servizio pubblico. A Il Fatto Quotidiano l’imprenditore ha dichiarato lo scorso anno: “Parlo da una prospettiva manageriale, non politica: per esempio Rai 3 negli anni ha abbandonato quella centralità dell’informazione che la caratterizzava, perché si confrontava con governi con lo stesso orientamento culturale. Il vuoto del pluralismo informativo è stato occupato intelligentemente da La7, che si è messa su posizioni critiche. E Rai2 è sempre quella che ha più difficoltà di posizionamento, non si può considerare davvero una rete per giovani”. Non solo, l’imprenditore si è mostrato anche scettico verso la nuova nomina di  Fabrizio Salini come Direttore Generale.

Flavio Cattaneo e gli stipendi dei dirigenti pubblici

Sulla nomina di Fabrizio Salini a Direttore Generale della Rai, Flavio Cattenato ha commentato così: “Abbiamo visto già troppe volte politici che nominano manager indipendenti e poi li scaricano perché hanno scelte nell’interesse dell’azienda e non dei loro mandanti. I politici devono capire che quando sono in maggioranza dovrebbero fare norme che tutelino anche l’opposizione, perché prima o poi tutti diventano opposizione”. Non solo, Cattaneo ha voluto anche commentare in maniera negativa gli stipendi dei dirigenti pubblici e il tetto da 240 mila euro: “Le aziende che stanno sul mercato si devono adeguare alle logiche di mercato. Non si può chiedere a chi guida Enel o Eni di essere un civil servant. Se si vuole che la Rai stia sul mercato si potrebbe prevedere una base di stipendio bassa e una varibaile più alta legata ai risultati”.