Stefano Accorsi, forte del terzo David di Donatello vinto grazie all’affetto del pubblico, racconta le sue amicizie nel mondo dello spettacolo. A Silvia Toffanin, infatti, l’attore svela di avere molti amici tra gli attori con cui si ritrova spesso a dividere il set. Dopo aver visto un filmato sulle sue amicizie, Accorsi non nasconde la propria emozione: “Mi colpisce sempre quando qualcuno riesce a cogliere delle cose intime dall’esterno. L‘unica cosa che non avete detto è che Pierfrancesco Favino è molto più vecchio di me, io lo porto in giro, gli lascio il posto sull’autobus” – scherza Stefano Accorsi che poi svela di avere anche altri amici nel suo ambiente – “Sono amico anche di Claudio Santamria, di  Giorgio Pasotti. Devo dire che ho molti amici in questo ambiente. E’ vero che è necessario mantenere gli amici di sempre, ma quando lo spettacolo diventa il tuo mondo è normale trovare delle persone amiche e io ho conosciuto delle persone fantastiche”, spiega. Poi conclude: “Favino è un vero amico ed è uno degli uomini più divertenti che io conosca” (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



Stefano Accorsi e il messaggio dei suoi film

Genio e sregolatezza hanno un nome: Christian Ferro. Nel personaggio interpretato da Andrea Carpenzano, protagonista – insieme a Stefano Accorsidel film Il campione, è riassunta in poche battute la situazione di tanti giovani. Ma non tutti, nella realtà, sono così fortunati da avere affianco una guida, un mentore, un angelo custode. Il punto di riferimento di Christian, nella pellicola, si chiama Valerio Fioretti, ed è un prof dalla barba incolta e dai modi bruschi. Tanto quanto basta, almeno, per disciplinare il suo allievo. Ferro conosce solo le regole del calcio: è un campione della Roma, e in campo segna tanti goal. Fuori, invece, sfascia le vetrine e deruba i negozi, fin quando non gli viene assegnato il professore perché gli impartisca un po’ di disciplina. Ospite a Verissimo, Accorsi proverà a sintetizzare la morale del film, una storia di talento e riscatto, di passione e sudore.



Stefano Accorsi nel film “di Totti”

Il produttore de Il campione è Matteo Rovere, che Stefano Accorsi ritrova dopo Veloce come il vento. Le riprese sono state effettuate allo stadio Olimpico e a Trigoria, la casa dei giallorossi. E la casa del Capitano: “Visto che tutto il film gira attorno al mondo calcistico della Roma”, ha dichiarato il protagonista a Tv Sorrisi e Canzoni, “e che il personaggio di Christian può, per certi versi, ricordare il super campione Totti, abbiamo organizzato una proiezione privata per lui e Ilary. Quando ha esclamato: ‘Ragazzi, posso dirvi una cosa?’ eravamo tutti tesissimi. E invece fa: ‘È proprio così. Oh, è proprio così. Tutti ti adorano ma, quando torni a casa, sei solo. Finché non ti fai una famiglia tua’. Ilary si è pure commossa…”. Avere davanti un vero campione fa sempre un certo effetto, anche se l’attore, col calcio, non ha un gran rapporto. “Non posso dire di avere ‘la fede’, ma so godermi una bella partita. Soprattutto se la gioca l’Inter. La verità è che le mie grandi passioni sono sempre state cinema e teatro, e a quelli dedico il mio tempo libero. Più che partite, guardo film”.



Da Il campione a 1994 i film di Stefano Accorsi

Per certi versi, Il campione ricorda un po’ Notte prima degli esami. La differenza maggiore è che c’è l’amore per lo sport, al posto delle classiche cotte adolescenziali. E l’esame di maturità, Stefano Accorsi, l’ha sostenuto al cinema, più che a scuola. “Il liceo lo ricordo come una sofferenza, ho capito solo dopo che la scelta dello Scientifico non era stata felice. Appena ottenuta la maturità, mi sono buttato a fare quello che amo di più: recitare. Quell’estate ero già in America a girare Fratelli e sorelle per Pupi Avati, che mi aveva preso dopo un provino. Era il 1991″. A proposito di anni ’90, a breve dovrebbe uscire 1994: “Non c’è ancora la data precisa e naturalmente la trama è top secret ma… posso dirvi che secondo me è il capitolo più forte della trilogia. Chiuderemo la saga col botto. Non vedo l’ora!”.