Alberto Angela
ha parlato di un aspetto inedito di suo padre Piero nell’intervista a La Vita in Diretta. «È una persona che ha un senso dell’humour pazzesco, siamo stati amici nella risata. La battuta è qualcosa di straordinario in lui», ha raccontato l’amatissimo divulgatore. Ma si è soffermato anche sulle prospettive future con l’occhio dello studioso: «Noi siamo a cavallo tra due mondi, ci saranno nuove sfide. Bisogna essere sempre un passo in avanti rispetto al cambiamento, e questo è possibile con la ricerca. Oggi con il web le notizie arrivano all’improvviso, ma se non hai conoscenze non puoi dare risposte». A tal proposito si è rivolto ai giovani: «Bisogna avere la voglia di scoprire. Loro hanno voglia di scoprire, sono loro la speranza. Hanno l’entusiasmo e la possibilità di conoscere, invece prima non avevano la capacità di interagire direttamente sul mondo in cui vivevano». E se si parla di giovani il riferimento ai social è quasi naturale: «Le notizie vanno verificate e non basate la considerazione di voi stessi sui click ma su quello che fate. Imponete con determinazione quello che siete», il consiglio di Alberto Angela. (agg. di Silvana Palazzo)
“MIO PADRE PATRIMONIO DELLA TV. NESSUNO COME LUI”
Alberto Angela
a La Vita in Diretta ha parlato alla vigilia del 90esimo compleanno di suo padre Piero e di quello che rappresenta per l’Italia. «È entrato in Rai all’inizio degli anni ’50 ed è ancora qui in prima serata. Ma tu trovi un’altra persona come lui? – chiede rivolgendosi a Tiberio Timperi – È un patrimonio della nostra televisione. Non lo dico come figlio, ma da collega. Vedere una persona con tutta questa esperienza che la restituisce a casa è molto bello». Nell’intervista ha parlato anche del suo rapporto con la scienza: «È qualcosa di preciso, va spiegata in modo chiaro ed efficace. Non importa il nome che hai sulle spalle, non devi sbagliare. La scienza è pazienza, ma ti dà la possibilità di trovarti di fronte ai protagonisti della preistoria». Poi ha analizzato il suo successo da divulgatore: «Non sono esperto in altri ambiti, ma sono curioso e faccio le domande giuste. Io cerco sempre di capire e uso un metodo scientifico per spiegare al meglio le cose. Uso lo spettacolo per parlare di scienza, non faccio il contrario, non uso la scienza per fare spettacolo». (agg. di Silvana Palazzo)
GLI STUDI DI ALBERTO ANGELA
Alberto Angela
ha seguito le orme del papà Piero, che domani 22 dicembre festeggia il suo novantesimo compleanno e al quale la Rai dedica un palinsesto speciale. Nato a Parigi nel 1962, Alberto ha spesso seguito il padre nei suoi studi fin da piccolo e si è appassionato di molte delle ricerche da lui approfondite. Dopo il diploma, si è iscritto al corso di Scienze Naturali all’università La Sapienza di Roma, laureandosi con 110 e lode e un premio per la tesi, poi pubblicata. Ha quindi continuato gli studi frequentando diversi corsi di specializzazione in università degli Stati Uniti tra le quali Harvard dove ha approfondito soprattutto la paleontologia e la paleoantropologia. Successivamente ha partecipato a scavi e ricerche sul campo, unendosi a spedizioni internazionali alla ricerca dei resti fossili di antenati dell’uomo (paleoantropologia) nella Repubblica Democratica del Congo, in Tanzania, in Etiopia e in Mongolia nel deserto del Gobi.
DA STUDIOSO A DIVULGATORE SCIENTIFICO
Insieme all’attività di ricercatore, Alberto Angela ha deciso di dedicarsi anche alla televisione, prendendo spunto dall’attività di divulgatore scientifico del padre Piero. In realtà va sottolineato che i suoi esordi non sono stati molto felici e che il successo è arrivato solo dopo alcuni tentativi non completamente soddisfacenti. Alberto, infatti, ha cominciato a lavorare come conduttore per la Televisione Svizzera Italiana (RTSI) nella quale ha condotto il programma Albatros, una serie di dodici puntate di divulgazione scientifica riproposte negli anni successivi anche in Italia da Telemontecarlo. In Rai ha cominciato a lavorare nel 1989 come autore di alcuni documentari e solo nel 1993 ha ideato e scritto insieme a Piero Il pianeta dei dinosauri. Successivamente è stato al fianco del padre come autore di molti Superquark e di Passaggio a Nord – Ovest.
LE AVVENTURE CON IL PADRE
Alberto Angela
è diventato una presenza costante nella televisione italiana grazie alla conduzione di Ulisse – Il piacere della scoperta, trasmissione che in un primo momento lo ha visto affiancare il padre Piero. Apprezzato per la sua competenza e chiarezza nell’esposizione, il rampollo Angela è riuscito a conquistare persino la prima serata di Rai 1 con con quattro puntate di Ulisse che hanno riscosso un grande successo (la prima e l’ultima hanno superato i 4 milioni di telespettatori circa per il 21% e 22,5% di share). Incredibile anche il riscontro positivo di Meraviglie – La penisola dei tesori. Tante le avventure che ha condiviso con il padre, come spiegato di recente a Tv Sorrisi e canzoni: “Siamo andati in Indonesia a visitare un’isoletta che si chiama Nias, dove c’era una tribù di ex tagliatori di teste. Ci siamo arrivati con un giorno e una notte di navigazione a bordo di un vecchio cargo senza radio, senza scialuppe, senza niente“. Poi la grande paura: “Abbiamo preso una forte tempesta: ho pensato che saremmo affondati, che saremmo morti. Nessuno ci avrebbe più trovato. Il comandante me lo ricordo sotto la pioggia, al buio, che studiava una cartina tutta strappata, cercando di ricomporla come fosse un puzzle”.