Amici e colleghi di Ennio Fantastichini si sono stretti attorno alla famiglia dell’attore alla Casa del Cinema di Roma. Il primo a prendere la parola è stato il figlio di Fantastichini, Lorenzo, che ha voluto ricordare il padre leggendo un lungo e toccante testo scritto dal cugino. «Sei stato una mina vagante, un attore e un bagliore, uno sguardo che arpeggia, occhi che sanguinano senso. Continua a stare qui tra noi. Sei fortunato perché hai fatto ciò che volevi fare. Rimarrai immortale. Ora brillaci addosso diamante pazzo che non sei altro». Tanti colleghi sono accorsi alla camera ardente allestita alla Casa del Cinema a Roma. Tra gli altri c’erano Alessandro Haber, Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, Elio Germano, Luca Zingaretti. E Leo Gullotta: «Mi mancherà la sua umanità, era una persona buona, bellissima. Lascio da parte il suo lavoro perché lo conoscete». Clicca qui per il video sul ricordo del figlio di Ennio Fantastichini. (agg. di Silvana Palazzo)



ENNIO FANTASTICHINI, IL RICORDO DI CLAUDIO AMENDOLA

Folla alla Casa del Cinema di Roma per Ennio Fantastichini, morto il primo dicembre. La sala è stata aperta alle 15 e chiuderà alle 19.30, alle 20 invece verrà proiettato “Mine vaganti”, il film per il quale l’attore nel 2010 vinse il David di Donatello come miglior attore non protagonista, oltre che il Nastro d’argento e il Ciak d’oro per la sua interpretazione. Prima è previsto un ricordo pubblico, intorno alle 18. Ad accogliere la bara di Ennio Fantastichini le rose rosse del regista Ferzan Ozpetek: sono arrivate prima del feretro e del lento via vai di parenti, amici e colleghi accorsi per dargli l’ultimo saluto e un abbraccio al figlio Lorenzo e al fratello Piero. «Chi fa questo mestiere è fortunato per quello che lascia. E lui ci ha lasciato un’interpretazione più bella dell’altra», ha dichiarato Claudio Amendola a La Vita in Diretta. L’attore ha evidenziato «il rigore» del collega e ha parlato di una «festa» per lui. «Siamo nella Casa del Cinema, credo che lui avrebbe voluto questo».



CAMERA ARDENTE ALLA CASA DEL CINEMA

Anche il direttore Giorgio Gosetti ha parlato della scelta di accogliere la bara di Ennio Fantastichini nella Casa del Cinema di Roma. «È da sempre il luogo in cui si ritrova chi il cinema lo fa e di chi lo ama. Insieme a Angelo Barbagallo, Pietro Valsecchi, la famiglia e tanti amici che con lui hanno lavorato nei film, in televisione, a teatro, abbiamo voluto che fosse una volta ancora la casa di Ennio», aveva dichiarato alla vigilia di questo saluto, come riportato da Il Messaggero. Anche Gosetti ha parlato di un «saluto caldo, affettuoso e vitale proprio come Ennio è sempre stato e come resterà nella nostra memoria». Sono tanti comunque i retroscena che emergono in queste ore, come quello che riguarda Giulio Base, il quale, ad esempio, lo voleva come protagonista per il suo nuovo film Bar Giuseppe, progetto che Ennio Fantastichini ha dovuto abbandonare prima dell’inizio delle riprese.



IL RICORDO DEL FIGLIO