Alan Sorrenti e i primi 40 anni di “Tu sei l’unica donna per me”
, una delle hit che l’hanno reso immortale e che ancora oggi rappresenta una delle principali eredità musicali dell’Italia di fine Anni Settanta. E nell’odierna puntata de La Vita in Diretta, Tiberio Timperi e Francesca Fialdini hanno parlato con l’artista napoletano, oggi 68enne, non solo della genesi di quel pezzo ma pure degli altri successi di quel 1979 che fu ricco di proposte e anche dei progetti futuri dell’autore di “Figli delle stelle”, altro suo cavallo di battaglia. E in una chiacchierata all’insegna del divertimento e dell’amarcord (non è mancato nemmeno un siparietto tra i due conduttori che hanno giocato sul titolo della quarantennale hit), Sorrenti ha parlato di una canzone da record, ammettendo di essere stupito dalla sua longevità nelle classifiche di gradimento ma ricordando pure che nel corso della sua lunga carriera lui ha toccato anche generi diversi quali pure il soul e il funky: “Ma la mia anima rimane comunque pop” ha detto il cantautore napoletano che, invece, a proposito di quegli anni ha ricordato tra il serio e il faceto che “vivevo con la mia chitarra più che con la mia donna”.
ALAN SORRENTI, “NON RISCRIVEREI QUEL VERSO PERCHE’…”
Ma come è nata “Tu sei l’unica donna per me” in quel 1979? Secondo Alan Sorrenti (ospite della puntata odierna che è possibile rivedere a questo link) dietro la canzone non c’è affatto una storia d’amore particolare o un episodio: “Una mattina mi sono svegliato ispiratissimo e sono uscite queste note, questi accordo, ed è stata un’emozione molto forte” ha spiegato il diretto interessato pur professando un certo understatement per il pezzo che la stessa Fialdini ha cantato in studio assieme al pubblico. “Poi all’epoca vivevo questo dramma dell’innamoramento in due anni” ha continuato il 68enne, spiegando che a suo dire il vero amore ha cominciato a viverlo entrando nell’età matura. E alla domanda se, come Marco Ferradini, lui riscriverebbe uno dei versi del suo brano immortale, Sorrenti ha risposto: “No, non riscriverei ‘Dammi il tuo amore / non chiedermi niente’ perché oggi quello che intendo per amore è qualcosa che si apre e abbraccia altre persone”. Infine, Sorrenti dà un giudizio sulle nuove leve e sull’eternità di certi successi: “Io spero che fra 40 anni si continui a cantare ‘Figli delle stelle’ ma intanto sto lavorando a un nuovo album che dovrebbe uscire a fine 2019 e sto dando molto peso ai contenuti. Le canzoni di oggi invece vengono sì scritte bene dai giovani ma spesso parlano di una realtà troppo disperata” ha concluso, riallacciandosi al fatto che nel 1979 in Italia forse c’era più speranza e un clima di ottimismo verso il futuro.