Toto Cutugno è una delle new entry che, a partire da questa sera, saranno fra i coach di Ora o mai più 2. Noto per i suoi indimenticabili successi, fra i quali spicca su tutti il brano dal titolo L’Italiano, in una recente intervista concessa a Marco Marra per La mia passione, programma in onda su Rai 3, ha rivelato alcuni dettagli ancora inediti del brano: in particolare, il cantautore ha portato alla luce la verità su quel nome, Maria, che compare poco prima del ritornello: “Maria era la donna del sud, perché le donne del sud erano sacrificate dall’uomo padrone”. L’artista ha poi ricordato che nel comporla e portarla al successo ha avuto “solo grandi momenti di gioia e tenerezza”, raccontando vizi e virtù di un popolo lontano, ma in ogni caso vicino alle proprie passioni: “l’ho scritta per tutti gli italiani che vivevano all’estero, in Canada. Ho detto devo scrivere una canzone per voi ca*, è vostra”.
Toto Cutugno e l’incontro con Dalidà
A partire da questa sera Toto Cutugno sarà al timone di una delle otto squadre di Ora o mai più 2; l’artista, che nella sua carriera ha affiancato i protagonisti più importanti della musica italiana, torna in tv con una nuova avventura: affiancare un vecchio talento e riportarlo in auge ancora una volta. Chi avrà la fortuna di poter contare sul suo supporto? In passato, tra i protagonisti della musica italiana che hanno potuto collaborare con lui c’è l’amatissima Dalidà, per la quale Cutugno ha composto numerosi brani. Ripercorrendo la loro collaborazione artistica, il cantante ha inoltre ricordato la cantante come “la donna più triste che abbia mai conosciuto”, portando alla luce un breve aneddoto sulla nascita della loro featuring: “Sono andato a casa sua e lei mi dice ‘dai mettiti al pianoforte, fammi sentire qualcosa’, mi metto al pianoforte e lei mi dice, ‘questa la faccio, la faccio io’. Mi accarezzava i capelli, sentivo che aveva voglia di vita, energia, per lei ho scritto sei pezzi”.
I primi guadagni dopo il successo
Toto Cutugno ha recentemente ripercorso tutta la sua carriera artistica in un’intervista televisiva concessa a Marco Marra. Ospite de La mia passione, ha ricordato i primi guadagni derivanti dalla sua musica, oltre alla reazione che sua moglie ha avuto di fronte al primo assegno. “Arriva la Siae, mia moglie mi guarda e mi fa: ‘Amore, sei milioni, quante cose ci facciamo con sei milioni!’. Vado a vedere: non sono sei milioni, sono sessanta milioni!”. Una costante della sua carriera è sempre stata però la timidezza: “Le emozioni me le tengo dentro e poi scoppio”, ha ricordato l’artista nel programma di Rai 2, dove ha rivelato di che l’origine della sua insicurezza deriva soprattutto da alcuni eventi relativi alla sua infanzia: “I miei amici mi prendevano in giro, mi dicevano ‘sei un culotto’, quando facevamo delle feste in città con la banda e si andava versoi giardini, qualche mio amico mi vedeva e lo urlava; io mi innervosivo perché avevo vergogna (…) mi son portato questa cosa avanti negli anni”