Ermal Meta sarà ospite nella seconda puntata del serale di Amici 2019: il cantautore di origine albanese sarà presente in coppia con il suo collega e grande amico Fabrizio Moro, con cui ha vinto Sanremo 2018. Una collaborazione che ha raggiunto il suo culmine col terzo posto conquistato all’Eurovision Contest 2019, quello che viene considerato come il Festival equivalente alla Champions League della musica europea. Per Ermal Meta il 2019 sarà un anno importante per riuscire a tracciare un bilancio dopo tre anni intensissimi, segnati da tre fortunate partecipazioni sanremesi (con i brani “Odio le favole”, “Vietato morire” e appunto la vittoria con “Non mi avete fatto niente” assieme a Fabrizio Moro). E anche dal successo del disco “Non abbiamo armi” e da un fortunatissimo tour lungo quasi un anno. Ermal Meta ha già annunciato di voler tirare il fiato e le somme, ma prima ci sarà l’appuntamento del grande concerto al Forum di Assago di sabato 20 aprile che chiuderà un’esperienza fantastica, partita proprio dall’esperienza sanremese.



ERMAL META OSPITE AD AMICI 18 L’IMPORTANZA DELLA GAVETTA

Proprio in vista del grande appuntamento al Forum di Assago, Ermal Meta ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, in cui ha parlato dei suoi futuri progetti e di cosa hanno lasciato in lui gli ultimi lavori musicali e l’ultimo lungo anno di lavoro: “Questa non è una favola. C’è dietro un lungo lavoro. Ho iniziato presto, ma sono uscito tardi. Mi sono fatto la pelle dura. La prima band a 16 anni. Ci chiamavamo Shiva e facevamo pezzi nostri. Niente di che. Poi Ameba 4 e La fame di Camilla con cui sono stato a Sanremo Giovani. Quando sei un ragazzino vuoi stare in comitiva, quindi se fai musica cerchi una band. Oggi invece sembra che tutti vogliano fare i trapper e parlare di cash…” Il pensiero del Forum da affrontare ovviamente è emozionante, come il ricordo del suo primo concerto in un palazzetto, un anno fa: “Nei giorni prima mi ero infilato in un cul de sac emotivo: solo guardando il dvd mi sono reso conto quanto fosse stato bello. Questa volta me la voglio godere. Sarà un racconto cronologico che parte dal primo disco, con una band rock e lo Gnu Quartet.”



IL TEMA RAZZISMO

Ermal Meta è stato però sempre molto attento anche ai temi sociali e alle trasformazioni che l’Italia ha vissuto negli ultimi anni. Da nativo albanese trapiantato a Bari è sempre stato particolarmente vigile sulle problematiche emerse negli ultimi anni, che hanno visto spesso l’intolleranza e il razzismo essere purtroppo prioritari nell’agenda della cronaca nazionale: “È stato brutto leggere quelle cose su Mahmood. I politici e i personaggiucoli che si sono avventati su questo tema sono agghiaccianti,” ha parlato riguardo i riferimenti alle origini egiziane del vincitore di Sanremo 2019. “Già negli anni 90 c’era qualcosa, ma più che razzismo direi paura. La disperazione sociale e il vuoto culturale portano chi ha paura del futuro a prendersela con chi è additato come responsabile dei disastri del momento. Il problema dell’Italia non sono i migranti ma il malaffare“. E dopo Amici e il Forum, cosa accadrà per Ermal Meta? “Approfitterò di un concerto in Canada per girare il Nord America con mio fratello. Ho bisogno di cercare ispirazione e di dimenticarmi. Cito Totò: la felicità sono piccoli attimi di dimenticanza.

Leggi anche

Fabrizio Moro: "Venire da San Basilio è stata una marcia in più"/ "Qui ho imparato a sognare"