Bel momento di televisione quello che ha visto protagonisti ieri, sul palcoscenico del serale di Amici 2019, Fabrizio Moro ed Ermal Meta. I due amici della musica, hanno avuto modo di duettare con i ragazzi della scuola, portandosi a casa una bella esibizione. Ermal ha duettato con Giordana Angi e Alvis della squadra bianca di Ricky Martin mentre Fabrizio ha avuto modo di cantare insieme a Jefeo e Alberto della squadra blu di Vittorio Grigolo. Entrambi, hanno proposto al pubblico una compilation dei migliori successi, facendo impazzire i presenti. Dopo l’esibizione, Moro ha potuto parlare anche del suo nuovo tour in partenza, che si aprirà proprio con l’uscita del suo decimo album di inediti dal titolo “Figli di nessuno”. Gli appuntamenti nei palasport saranno quattro, da Nord a Sud Italia, con un doppio concerto a Roma. Sul palcoscenico con lui ci sarà anche la sua storica band formata da Claudio Junior Bielli (Pianoforte, Tastiere e Programmazioni), Roberto Maccaroni (chitarra e cori), Danilo Molinari (chitarra), Alessandro Inolti (batteria) e Andrea Ra (basso e cori). Cliccate qui per vedere il video dell’esibizione. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
FABRIZIO MORO AD AMICI CON ERMAL META
Fabrizio Moro sarà ospite nella seconda puntata del serale di Amici 2019: il cantautore romano sarà presente in coppia con il suo sodale Ermal Meta, con cui ha vinto Sanremo 2018. Una collaborazione proseguita anche con l’esperienza dell’Eurovision Contest, il festival della musica europea che ha visto la coppia italiana piazzarsi al terzo posto in classifica. Ma per Fabrizio Moro questo 2019 è molto importante per il rilancio dei progetti solisti. Il 12 aprile infatti Moro inizierà l’instore tour legato al suo nuovo album, “Figli di nessuno”, lanciato anche dal nuovo singolo “Ho bisogno di credere”. La promozione dell’album andrà avanti per Fabrizio Moro per tutta l’estate, fino ad arrivare al grande appuntamento del prossimo ottobre, quattro concerti nei palazzetti, previsti per il 12 ottobre al Pal’Art Hotel di Acireale (in provincia di Catania), il 18 e 19 ottobre presso il Palazzo Dello Sport di Roma e il 26 ottobre al Mediolanum Forum di Milano.
FABRIZIO MORO OSPITE AD AMICI 18, IL SENSO DI “HO BISOGNO DI CREDERE”
Nelle interviste rilasciate al momento del lancio del nuovo singolo, Fabrizio Moro ha spiegato il significato di “Ho bisogno di credere”, parlando di quanto sia legato al tema della fede, non solo religiosa ma in tutto ciò che aiuta e spinge ad andare avanti nella vita: “Credo nelle buche dove sono inciampato, e credo nei giorni in cui ho sbagliato perché ogni mio errore, nel bene e nel male, mi ha reso quello che sono oggi. Sono un essere umano con tanti limiti ma, consapevole che nella vita, oltre alla libertà, va ricercata la fede… qualsiasi essa sia, la fede ti dà la forza di continuare a camminare anche se le tue ginocchia sono ormai rotte. “Ho bisogno di credere” racconta questo, racconta ogni passo fatto con la speranza che le scarpe di “ferro pesante” che portiamo, un giorno possano diventare più leggere in un percorso di totale scetticismo. La fede è un conduttore fra un dubbio e questo immenso quando il resto perde il senso.”
L’ANNO DELLA SVOLTA
Per Fabrizio Moro il 2019 potrebbe essere l’anno della svolta, sicuramente dovrà essere quello delle conferme dopo i grandi risultati ottenuti nel 2018 con la vittoria a Sanremo, il podio all’Eurovision ma anche l’esperienza del concerto allo Stadio Olimpico di Roma, una tappa che ha sempre il sapore della consacrazione per un artista, soprattutto se di origine Capitolina. Il 12 aprile sarà una data cruciale in questo cammino visto che l’inizio del tour instore coinciderà con l’uscita in tutta Italia dell’album “Figli di Nessuno”. Una vita nuova per Fabrizio che ha raccontato da giovane, quando aveva 27 anni, di aver abusato di alcol e droghe ed aver vissuto momenti molto difficili: “Per anni ho abusato di alcol e droghe. Ho iniziato a 18 anni: con gli amici andavo in discoteca e prendevo pasticche, tipo l’ecstasy, per ‘sballare’. E l’alcol scorreva a fiumi. Poi a 27 anni ho smesso.” Una fase seguita da una forte depressione segnata da una profonda ipocondria: la musica ha permesso a Fabrizio Moro di reagire tanto da diventare un nome di punta della scena italiana.