Roberta Bruzzone è una delle protagoniste di Ballando con le Stelle 2019. La criminologa, infatti, anche quest’anno ricopre il ruolo di opinionista nella quattordicesima edizione del dancing show condotto con grandissimo successo da Milly Carlucci su Rai1. La Bruzzone, ospite del salotto di Caterina Balivo “Vieni da me”, si è lasciata scappare una serie di dichiarazioni proprio sul noto programma di Rai1. Prima di tutto parlando del cast la criminologa ha promosso a pieni voti la presenza di Suor Cristina, ballerina tra le più criticate, ma anche seguite di questa edizione. Non solo, la Bruzzone ha spiegato che nel programma di Rai1 non è mai da sola; con lei, infatti, c’è sempre il marito: “Lui viene con me a Ballando, mi accompagna per la trasmissione. E’ alle mie spalle, vigila fedelmente su ogni mio passo”. La Bruzzone ha precisato che è inseparabile dal compagno: “Noi facciamo tutto insieme. Lui è una persona estremamente protettiva. La mia è una posizione un po’ particolare, quindi mi accompagna spesso anche negli eventi pubblici ed è molto attento che non mi succeda niente”.



Roberta Bruzzone: “Quello che mi anima è una grande curiosità…”

Durante un’intervista rilasciata a Il Giornale, Roberta Bruzzone è tornata a spiegare questa sua nota affermazione. La criminologa ha precisato”Sono vent’anni che mi occupo del peggio del peggio di quello che un essere umano può fare ad un altro ed è difficile conciliare una visione fiduciosa del mondo con quello che io ho visto fare ad altri esseri umani. Siamo una specie terribile, siamo la specie peggiore che esista sulla faccia della Terra. Non so se esista un’entità superiore, ma se ci fosse avrei qualche suggerimento per gestire meglio la situazione”. Poi la Bruzzone ha raccontato alcuni dettagli sulla sua infanzia ed adolescenza: “ero una bambina molto curiosa, caparbia, tutti i bambini avevano paura dell’uomo nero e io invece andavo a cercarlo. Quello che mi anima e già mi animava all’epoca è una grande curiosità, unita a un incoercibile senso di giustizia”.



Roberta Bruzzone e il nuovo libro

Nel 2007 debutta nel piccolo schermo partecipando a Porta a Porta di Bruno Vespa su Rai1. Il mondo della televisione si accorge così di Roberta Bruzzone: “quel programma però è stato per me un po’ il punto di svolta. Sono stata invitata in seguito all’omicidio di Simonetta Cesaroni per sostenere la posizione di Raniero Busco, posizione che conoscevo molto bene. Devo essere piaciuta a Vespa, perché da quel giorno sono ospite fissa”. Una prima partecipazione a cui ne sono seguite delle altre regalandole poi la grande popolarità e il successo. Recentemente la criminologa ha pubblicato il suo ultimo libro dal titolo “Io non ci sto. Consigli pratici per riconoscere un manipolatore affettivo e liberarsene”, un libro in cui racconta di quegli uomini manipolatori da cui è meglio stare alla larga. “Si tratta di quei soggetti che sono costantemente concentrati sullo sfruttare gli altri generando sofferenze” – racconta la scrittrice – “sono dei vampiri emotivi che si cibano delle migliori energie delle persone. Tanto più la persona che hanno accanto soffre, quanto più la loro autostima cresce. Sono soggetti tossici. Io in questi vent’anni ne ho incontrati tanti e sempre dopo aver causato danni nella peggior maniera possibile. Ho deciso di scrivere questo libro approfondendo l’aspetto dell’analisi comportamentale, per mettere le persone nella condizione di riconoscere un manipolatore affettivo”.

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