Gabriel Omar Batistuta danza con sua moglie Irina a Ballando con le Stelle. Prima di salire sul palco viene trasmessa una breve intervista all’ex bomber di Roma e Fiorentina: “L’ultimo che ha creduto in me sono stato io. Quando sono venuto in Italia hanno cominciato a chiamarmi il Re Leone, forse perchè avevo i capelli lunghi. Dopo il calcio i miei piedi non rispondono più purtroppo, sennò una volta ero un buon ballerino. Mia moglie fa fatica a portarmi in pista, io però vorrei fare le cose fatte bene. Sono molto critico. Se sono qui a Ballando con Le Stelle è per Irina. Sono qui stasera per fare un bel regalo a lei, che spesso mi chiede di ballare insieme. Se sono un grande campione? Nel mio ruolo di attaccante forse sì, ma l’ho capito soltanto dopo”. La coppia danza sulle note di La Vida Es Un Carnaval, il pubblico la esalta con un lungo applauso. Anche i giudici sono benevoli. Zazzaroni 9, Canino 10, Smith 10, Lucarelli 10, Mariotto 8. Totale 47 punti. Punteggio importantissimo. Batistuta scherza: “Non ci crederete ma una volta ero meglio di così”. Poi l’argentino introduce il suo nuovo documentario: “Volevo raccontare il mio dietro le quinte. Spero sia pronto presto così finisco di lavorare presto”.



Osvaldo abbraccia Gabriel Omar Batistuta

Milly Carlucci dà il benvenuto a Gabriel Omar Batistuta, ospite e ballerino per una notte a Ballando Con Le Stelle: “E’ uno degli attaccanti più forti di sempre ed è amatissimo dai tifosi di tutto il mondo. Non deve essere facile stare a fianco ad un uomo così popolare”. Insieme all’ex centravanti della Fiorentina c’è anche sua moglie Irina, che lo esalta: “Mi è stato vicino in tanti momento importanti”. La Carlucci aggiunge: “Si parla sempre di privilegi per questi giocatori, ma bisogna anche sottolineare che il fisico di questi attaccanti a fine carriera ne risente. Gabriel ha avuto dei problemi alle gambe”. Batistuta svela i suoi momenti più duri: “Ho avuto seri problemi alle caviglie. Ho fatto un intervento alla gamba destra perchè sono stato tanto male. I difensori italiani sono stati cattivi con me. Ma per la cosa importante che non mi faccia male la testa”. Ad interrompere il siparietto ci pensa l’ex attaccante della Roma, Osvaldo, che corre ad abbracciarlo: “Batistuta è il mio idolo. Ho provato nel mio piccolo a diventare come lui ma non ci sono riuscito”.



Ospite della seconda puntata

Ospite della seconda puntata di Ballando con le stelle 14, Gabriel Batistuta danzerà con la moglie Irina Fernández. Una prima volta in pista, per l’ex attaccante della Fiorentina, che ha qualcosa in comune con Pablo Daniel Osvaldo, uno dei concorrenti di questa edizione. Già centravanti della Roma e dell’Inter, Dani è in gara con Veera Kinnunen. Il soprannome di Osvaldo è “Simba”; quello di Gabriel, invece, è “Re Leone”. Prevedibilmente, sarà una sfida a suon di ruggiti. Con Irina, che lo accompagnerà nel ballo, Gabriel ha un figlio di 20 anni (Joaquin). E proprio riguardo alla famiglia, di recente, hanno fatto molto discutere le dichiarazioni circa l’educazione da impartire ai ragazzi. Batistuta non ha dubbi: i soldi non fanno la felicità. Inutile, dunque, riempire i figli di regali costosi. Molto meglio che le cose se le guadagnino col sudore della fronte.



Gabriel Batistuta sul figlio Joaquin

Un sudore, quello di cui parla il bomber, diverso da quello speso a correre dietro a un pallone. Gabriel Batistuta dà il giusto peso (e valore) alle cose: per questo non gli importa che suo figlio lavori in una copisteria. Per lui non vale lo stereotipo del “padre calciatore = figlio calciatore”; anzi, è importante che Joaquin sia indipendente in tutto e per tutto. “Come è possibile che mio figlio lavori in una copisteria? Che i miei figli lavorino, per me, è come poter regalare loro la dignità. Potrei permettermi di regalare ai miei figli delle auto nuove e di lusso, ma non so quanto si sentirebbero felici, o almeno quanto potrebbe durare quella felicità”, spiega Batigol a Espn. “Io so che magari prendono l’auto, si fanno un giro per le vie del centro e le ragazze, o la gente, li guardano. Molti potrebbero pensare ‘ah, però, guarda che auto che ha’, e questo li potrebbe imbarazzare, perché dentro di loro sanno che quell’auto non è veramente loro. Non c’è paragone col guidare un’auto magari meno bella e potente, ma di cui poter dire: ‘Questa me la sono guadagnata da solo’”.

La Fiorentina di Gabriel Batistuta

Una scelta perdente, ma solo all’apparenza. D’altro canto, è notorio che “tale padre, tale figlio”. Lui stesso fu criticato per certe rinunce fatte in campo, come i “no” detti al Real Madrid, al Manchester United e al Milan: “Se fossi andato in Spagna avrei vinto di sicuro e avrei segnato più di 200 gol, ma mi sarei annoiato”. Ad oggi, Gabriel Batistuta non si pente di nulla. “Allora feci una scelta da professionista, per raggiungere qualcosa che alla Fiorentina non avevo vinto. Ora capisco il sentimento della gente nei miei confronti e a mia moglie continuo a dire che passa il tempo, ma non capisco perché i fiorentini mi dimostrino ogni giorno il loro affetto… Un affetto che sento in maniera maggiore rispetto a quando pensavo solo ad allenarmi e alla prossima partita. E pensare che Firenze, così antica nei suoi monumenti e nei suoi palazzi, all’inizio non mi piaceva neanche. Oggi ho capito che è valsa la pena rompersi le caviglie per la maglia viola. Ora mi godo l’affetto della gente e raccolgo quello che ho seminato quando giocavo”.

Video, il gol di Batistuta con la maglia della Roma