Le parole di Flavio Briatore, ridotte all’essenzialità di un titolo, fanno scalpore. L’imprenditore ha spiegato poi al Corriere della Sera che «metà di chi va all’università lo fa per compiacere i genitori o sentirsi chiamare dottore», per questo se suo figlio Nathan Falco non vorrà studiare, andrà a lavorare. Una posizione che in un certo senso è stata colta da Lorenzo Fioramonti, viceministro dell’Istruzione e deputato M5s. «Lui ha il suo modo di fare, che non condivido molto spesso, ma credo che cercasse di dire una cosa vera in modo grossolano: che oggi è possibile formare le persone in tanti modi, con la formazione trasversale, quella interdisciplinare e quella informale. E le Università lo stanno comprendendo». Fioramonti ha parlato a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1. «Se lui stesse dicendo che la cosa importante è che le persone sappiano fare bene il proprio lavoro, e che questo non lo si acquisisce solo con la laurea, direbbe una cosa giusta». (agg. di Silvana Palazzo)
“Mio figlio Nathan Falco sembra me”
Vacanze di Natale in Kenya per Flavio Briatore e il figlio Nathan Falco, con l’imprenditore che ha condiviso sui social network i suoi momenti di relax e amore. Ecco le sue parole ai microfoni di Oggi: «E’ stato tutto super. Mi sono rilassato, mi sono goduto mio figlio. Le nostre vacanze sono all’insegna del relax, del benessere e dell’amicizia. Non lavorando ho finalmente il tempo per quello che ci piace fare insieme: lunghe passeggiate sulla spiaggia al mattino, bagni in piscina, sole che riscalda, sport all’aria aperta. Il mio resort è davvero il nostro paradiso». Briatore ha poi parlato della somiglianza con Falco: «Mi fermo a guardarlo camminare perché davvero sembra me: un piccolo “FB”, il mio Falco». Un retroscena sul nome Falco, con la madre Elisabetta Gregoraci che lo chiama Nathan: «Se io lo chiamo Nathan lui si arrabbia! E’ come se fossero due fratelli, ma in realtà è sempre lui». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“Formerò io mio figlio”
Flavio Briatore, dopo aver difeso il figlio Nathan Falco dagli attacchi degli haters che lo hanno definito “grasso”, attraverso il settimanale Oggi dice la sua sul futuro scolastico del quattordicenne. Un futuro che sembra delineato con una decisione che sicuramente farà discutere: quella di non mandarlo all’università. “Falco sa che a 14 anni andrà in collegio in Svizzera a fare il liceo. Non può mica restare a Montecarlo a vita. – ammette l’imprenditore, che aggiunge – Poi dopo il diploma verrà a lavorare con me. Se volesse fare l’università? Non ne vedo la ragione: sarò io formarlo.” Più che deciso, Briatore motiva questa sua decisione: “Se uno ha una vocazione deve essere libero di assecondarla, ma a me non serve un laureato, mi serve uno che porti avanti quello che ho costruito: se mi serve un commercialista o un avvocato lo chiamo e gli pago la parcella”. Una scelta che potrebbe, però, non trovare il parere positivo della madre, Elisabetta Gregoraci.
Flavio Briatore e il futuro di Nathan Falco: “Avrà grandi responsabilità”
Nel corso dell’intervista, Flavio Briatore spiega anche il tipo di impegno e responsabilità che chiederà al figlio quando dovrà proseguire nel percorso iniziato dal lui stesso: “Lui si guarda intorno già adesso e capisce che c’è tanta gente che lavora con noi, sa che avrà una responsabilità anche lui. – e continua – Io lo sto crescendo mostrandogli l’importanza di un buon team. Se lavori bene, vieni pagato molto bene, se non lo fai sei fuori. È meritocrazia e nulla di più… Non esiste la fortuna: esistono i sacrifici, l’impegno”. Logicamente è ancora presto per parlare del futuro di Nathan Falco, ma sembra proprio che Briatore abbia le idee chiare sul percorso migliore da fare per lui. Vedremo se anche sua mamma, Elisabetta Gregoraci, sarà concorde su questa scelta.