Non è una settimana facile per il professor Maggi. Al Collegio continua lo scontro con le sorelle gemelle Cora e Marilù Fazzini che proprio non riescono a rimanere tranquille e ferme al loro banco. Questo porta Maggi a perdere le staffe e ad urlare contro Marilù Fazzini che cerca di lasciare la classe dopo aver avuto un 4 al compito in classe. La sorella Cora, nel tentativo di difenderla, peggiora la situazione, scatenando con il professore un duro battibecco. Questo porta alle sorelle Fazzini delle conseguenze, soprattutto perché gli scontri vanno avanti anche con altri professori. Il comportamento avuto col professor Maggi arriva all’orecchio del preside che decide di prendere provvedimenti: Marilù Fazzini non andrà in gita assieme alla sorella e a tutti gli altri. (Agg. di Anna Montesano)



Un severo Andrea Maggi

Andrea Maggi è uno degli integerrimi professori de Il Collegio 3, in onda con una nuova puntata questo sera, martedì 5 marzo. Nel corso dell’ultimo appuntamento abbiamo visto un Andrea Maggi, insegnante di Italiano ed Educazione Civica, particolarmente severo. Arrivato in classe per la sua solita lezione, il docente trova quella che i ragazzi definiscono un’opera d’arte. La cattedra è disposta verticalmente, su di essa è stata posta la sedia del professore e sotto di essa lo scheletro usato durante le lezioni di scienze. “Chiamerei quest’opera ‘ubris’” dice Maggi. “Sapete cos’è la ubris?“, domanda. Nessuno risponde. Il professore dà la definizione del termine di origine greca, facendo riferimento al desiderio di un uomo di diventare come Dio. Al termine della spiegazione Maggi spinge la sedia e la fa cadere a terra. “E ora mettete a posto!“, ordina agli studenti che, forse un po’ spaventati da quella reazione, eseguono immediatamente il comando e si preparano ad affrontare una serie di interrogazioni a tappeto.

Andrea Maggi contro Cora Fazzini

Un altro ritratto particolarmente severo di Andrea Maggi ci viene fornito durante l’interrogazione di Cora Fazzini. La ragazza non riesce a rispondere alle domande avanzate dal professore che la rimprovera facendole notare di non essere preparata. Cora, che non ama essere ripresa, inizia a spazientirsi e, mentre il docente le sta parlando, gli volta le spalle. “Quando parlo con qualcuno lo guardo negli occhi“, afferma Maggi con aria irritata ma calma. Cora risponde al professore con un gesto che sperava Maggi non vedesse e che mimava un “bla bla bla”, come a voler dire di non essere interessata a quello che stava ascoltando. L’insegnante se ne accorge e la manda al posto con un 3. Cora, furiosa, fa per uscire, ma Maggi la blocca, dicendole che il suo gesto le comporterebbe delle gravi conseguenze. “Mi sta minacciando?“, chiede lei. “Non la sto minacciando, la sto educando“, risponde il professore, istigando ancora più rabbia nella ragazza, che afferma di non aver bisogno di ricevere educazione da nessuno.

La tensione in classe

La scia di fastidio della lite con Cora si fa sentire nella classe di Andrea Maggi, che ci tiene a precisare qual è l’andazzo del Collegio. “Qui comandano ancora gli insegnanti, non come in certi luoghi, dove gli studenti vogliono dire la loro. Gli studenti qui ascoltano“, afferma. I ragazzi non sono molto d’accordo, soprattutto Beatrice, che interviene sull’argomento. Secondo lei, infatti, è giusto saper ascoltare, ma è anche giusto ascoltare quello che gli allievi hanno da dire sulla scuola. Propone, perciò, un’assemblea di classe. La richiesta viene respinta dal professor Maggi che, con il suo solito fare severo, continua a interrogare. Anche rispetto al dispetto fatto nei confronti della professoressa Petolicchio, destinataria di un improbabile messaggio d’amore scritto dagli studenti che si sono finti un ammiratore segreto, Maggi dimostra tutta la sua integrità. Dopo aver invitato il colpevole a farsi avanti e dopo averlo individuato in Matias, il professore lo manda via e fa notare agli altri studenti che “In una democrazia è importante conoscere il limite!“.