All’Isola dei Famosi, Jeremias Rodriguez mette in discussione la fede di Paolo Brosio. Secondo l’argentino, il giornalista professerebbe tutto il suo essere cristiano solo quando in spiaggia arrivano le telecamere. Dopo la visione di una lite che c’è stata in settimana sull’argomento tra Jeremias e Paolo, in palapa Brosio chiarisce: “Io prego continuamente tutti i giorni, i ragazzi sono testimoni. Non è che se viene la telecamera io devo smettere di pregare, è una cosa spontanea quindi io continuo.” Il fratello di Belen Rodriguez, però, replica: “È una persona che quando arrivano le telecamere si mette a fare cose che solitamente non fa. Esce solo quando vede le telecamere.” Anche su questo aspetto, il gruppo è però spaccato in due e con la solita spartizione. (Agg. di Anna Montesano)



“Bettarini? Avrei potuto salvarlo”

Per Paolo Brosio, l’uscita di Stefano Bettarini dall’Isola dei Famosi 2019 è stato un evento inatteso. In seguito all’addio dell’ex calciatore, infatti, il giornalista ha iniziato ad avvertire i sensi di colpa per aver salvato un altro naufrago al suo posto. “Bettarini? Io sono triste anche per quello, potevo salvarlo“. Potevo salvare Riccardo e potevo salvare Aaron. “Aaron l’avevo già salvato l’altra volta, poi lui ha salvato me, ha scelto me, però per Bettarini sono rimasto male perché non pensavo mai poi mai che andasse via“. Brosio sente quindi il senso di colpa per aver escluso l’ex calciatore dalla catena di salvataggio, un pensiero martellante che gli ha impedito, addirittura, di chiudere occhio nel corso della notte. Ma è certo che se solo avesse immaginato l’epilogo di questa vicenda, avrebbe scelto di portare in salvo proprio Bettarini: l’amico Riccardo Fogli, in fondo, avrebbe potuto contare su un pubblico molto ampio che di certo l’avrebbe salvato dall’eliminazione. Qui il video.



Polo Brosio: “Soleil? Autoritaria è un eufemismo”

Paolo Brosio ha nominato Jo Squillo a causa di alcuni atteggiamenti definiti a tratti incoerenti. In realtà, però, avrebbe voluto nominare Soleil Sorge, accusata di aver fatto il suo ingresso all’Isola dei Famosi 2019 manifestando, sin da subito, un carattere piuttosto dispotico. “Mi sembra una ragazza intelligente, ma ho notato dei comportamenti assurdi per un leader – ha ammesso Brosio sottolineando i suoi difetti in Palapa – Autoritaria è un eufemismo, è entrata a gamba tesa, non è che tutti possono pescare“. Ma il naufrago, che ha parlato nel dettaglio anche di una presunta irregolarità nella prova che ha assegnato alla Soge il ruolo di pirata, è andato nello specifico, sottolineando che “se uno diventa leader, deve essere al servizio dell’altro, con fermezza ma al servizio. Non si diventa leader con la vessazione e con la dittatura“.



“Pregare è stato bello, emozionante”

Dopo i recenti problemi di salute che hanno causato il suo momentaneo allontanamento dall’Isola dei Famosi 2019, Paolo Brosio ha finalmente recuperato la forma fisica dei primi tempi. Oggi i mosquitos, grazie alla zanzariera che ogni notte avvolge i suoi sonnellini, sono ormai soltanto un brutto ricordo e i farmaci, assunti in maniera regolare nel corso delle ultime settimane, hanno fatto il resto. “Oggi sto meglio – ha rivelato il naufrago nel corso dell’ultima diretta – ma è stata durissima, è stato un momento difficile, però pian piano sono riuscito a superarlo, ho tenuto duro e poi ho rispettato la tabella, io che non prendo mai le medicine al momento giusto”. A dargli supporto, però, è stata ancora una volta la preghiera, praticata proprio in compagnia degli altri naufraghi. “Era la notte della pioggia, purtroppo quando piove, quando torniamo dalla diretta non hai il tempo di preparare il campo […] sei costretto a stare tutti insieme e ho detto: Ragazzi, preghiamo, chiediamo aiuto a Dio’. […] È stato un momento bello, emozionante“.