Finale record quella di Tu si que vales. Questa è stata l’edizione più vista di sempre. Nove settimane consecutive leader incontrastato del sabato sera. L’ultima puntata è stata vista da 5.325.000 telespettatori pari al 29,84% di share. Giancarlo Scheri, direttore Canale 5, ha dichiarato: “E’ il programma di intrattenimento più visto dell’autunno 2018, ogni settimana leader assoluto del sabato sera con ascolti record”. A portare a casa la vittoria è stato il musicista Marcin Patrzalek, che si è aggiudicato i 100mila Euro in palio. Su Twitter, ogni settimana, l’hashtag ufficiale del programma ha governato il podio della top ten degli argomenti più discussi della serata in Italia e nel mondo. Il direttore Canale 5, ha aggiunto: “Dietro questo incredibile successo si nasconde una macchina artistica e produttiva portentosa che ogni settimana confeziona un perfetto spettacolo per tutta la famiglia, di assoluto livello internazionale, capace di stupire, divertire ed emozionare. Complimenti ai giudici Maria de Filippi, Gerry Scotti, Rudi Zerbi, Teo Mammuccari e Iva Zanicchi che, da assoluti fuoriclasse, tra incredibili talenti e improbabili ma irresistibili performer, si divertono loro per primi, divertendo anche i telespettatori a casa. Un grazie ai conduttori Belen Rodriguez, Martin Castrogiovanni e Alessio Sakara che dirigono il gioco con grande complicità e maestria, alla regia di Paolo Carcano e Andrea Vicario e a tutto il team artistico e produttivo”. (Aggiornamento di Valentina Gambino)



Chi è il vincitore di Tu sì que vales 2018?

Numerosi gli highlights della finale di Tu si que vales 2018. Il vincitore è Marcin Patrzalek, chitarrista polacco appena 18enne. Il suo talento è a dir poco inedito: il giovane Marcin è in grado di “mixare” due pezzi diversi col solo ausilio della chitarra. Lo vediamo (mal)trattare le corde a mo’ di arpa, e battere sulla cassa quasi fosse un tamburello. Nell’ultima puntata esaudisce la richiesta di Scotti. “Vorrei un flamenco”, ha suggerito il giudice la scorsa volta. Detto fatto: Patrzalek porta in scena proprio un flamenco. Questa settimana è il pubblico a votare; i favoritismi – se ci sono – valgono poco. Ma il consenso dei giudici fa sempre bene: “La Polonia è un Paese bellissimo”, esordisce Gerry. Lo spot è servito: “Ci sono stato per registrare il Milionario. È gente forte, educata, gentile, che ha sofferto molto ma ha saputo rialzarsi”. Marcin porta alta la loro bandiera: non è un caso che vinca, quando un intero Paese tifa per lui.



Emma Marrone a Tu si que vales 2018

Gran finale con una grande ospite. A Tu si que vales 2018 c’è Emma Marrone, che sale sul palco per presentare il suo nuovo album. “Si chiama Limited Edition, giusto?”, chiede un po’ stordita Belen. Il clima in studio si fa pesante: Belen è quella che ha “rubato” il fidanzato a Emma. Le due hanno un ex in comune, e quest’ex è Stefano De Martino. “Tutti la cantano, è già disco di platino”, è la lusinga scritta nel copione. Tutto sommato va bene: magari sono brave a dissimulare, ma è andata meglio di quanto pensassimo. Dopo il talento appurato Emma, si torna agli esordienti. Uno di questi è Virginia De Lutti, la voce 16enne che incanta tutti. Gli scenografi fanno il grosso del lavoro: Virginia è al centro di un carillon di cui è ballerina. Ops: cantante. Il brano scelto per l’occasione è Meraviglioso amore mio, di una tenerezza quasi infantile. Ci sta, quindi.



Magia e Magicamusica

Raffaello Corti, il mago di Tu si que vales 2018, è su tutt’altro livello. Le sue esibizioni mescolano bravura a talento, ironia a genialità, magia a commedia. Il suo vero pregio è l’essere un tantino acerbo: “Non cambiare mai”, gli chiedono in giuria. Verissimo: Raffaello va bene così com’è, con quel modo di parlare trascinato e immaturo. Il giovane mago racchiude in sé due carismi in uno: non solo fa ridere, ma è anche incredibilmente brillante. In quest’ultima puntata, gli sfidanti più agguerriti sono quelli di Magicamusica. La loro è un’orchestra di disabili capitanata da un direttore grintoso. Lui vorrebbe vincere per ampliare i loro spazi, e magari – perché no – ospitare qualche nuovo musicista. Alla fine gli va male: Marcin strappa la coppa a tutti.