I Bowland hanno sorpreso tutti a X Factor 2018 con il loro inedito “Don’t Stop Me“. Il brano sicuramente ha convinto il pubblico con qualcuno che ha addirittura azzardato che questo gruppo sia “troppo avanti per la musica italiana“. La canzone ha sicuramente delle sonorità all’avanguardia con tantissimi strumenti impiegati per realizzare qualcosa di diverso rispetto al passato. Il gruppo è amalgamato in una maniera incredibile, grazie alla possibilità di avere presenza scenica oltre che una voce in grado di distinguersi. Il quarto live di X Factor 2018 ci ha dato la possibilità di vedere un nuovo modo di fare musica, anche se la vittoria non si basa su questo c’è da dire che l’innovazione è incredibile. Sarà importante capire se una volta terminato il programma di Sky Uno avranno la possibilità di essere indirizzati in maniera positiva nell’ambito del panorama musicale italiano. (agg. di Matteo Fantozzi)



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L’esibizione con Drop the game

Il quarto Live Show di X Factor 2018 ha premiato ancora una volta i Bowland, che proseguono così il loro sogno di vincere la dodicesima edizione del talent italiano. Sotto la guida attenda di Lodo Guenzi, il trio viaggia su binari propri. Il giudice deve solo lavorare di fino per dare i suoi consigli in modo che possa crescere ancora di più, ma per il resto ci si trova di fronte ad una band già formata e solida sotto molti punti di vista. Nell’ultima puntata hanno affrontato la canzone Drop The Game di Flume e Nick Murphy, presente nel disco Flume del 2012 e premiata disco di platino. La più soddisfatta dei giudici è stata forse Mara Maionchi, che ha sottolineato la loro precisione e bravura. Interessante ai suoi occhi il fuoco che anima la frontman Leila, che riesce a esprimere ardore senza diventare un’urlatrice. Differente invece il punto di vista di Manuel Agnelli: secondo il giudice, Leila è stata meno precisa del solito, anche se il risultato finale è stato comunque degno di nota. Per smentire chi dice che i Bowland siano ripetitivi, il coach Guenzi ha invece fatto notare come siano i pochi concorrenti a rivoluzionarsi in ogni puntata, proponendo sempre versioni diverse sia per i brani che per le performance. Clicca qui per rivedere l’esibizione dei Bowland in Drop The Game.



Lodo Guenzi punta su di loro

Il successo dei Bowland a X Factor 2018 è sotto agli occhi di tutti, anche se parte del pubblico lamenta sui social una certa monotonia nei loro brani. L’approccio al mondo della musica da parte dei tre artisti è noto e stravolgere la loro visione in questo momento così delicato vorrebbe dire snaturarli del tutto. Importante quindi che la band dei Gruppi di Lodo Guenzi possa portare avanti il suo testimone fino all’ultimo, con il rischio di non risultare innovativi agli occhi dei telespettatori. Conquistano però i Bowland, con quel loro modo di avvolgere l’ascoltatore con ritmi inediti per quanto riguarda il territorio italiano. Forse troppo internazionali se li si accosta al boom di rap e trap che sta vivendo il nostro Paese in questi ultimi anni. Potrebbe essere l’unica nota stonata nel loro percorso all’interno del talent show: aver proposto della buona musica ad un pubblico non ancora maturo per poterla apprezzare.



Il loro inedito è Don’t stop me

I Bowland sono riusciti ad avanzare anche nello step centrale di X Factor 2018, che ritornerà questa sera sul piccolo schermo di Sky Uno con il suo quinto Live Show. Si prepara una tranche importante per i tre artisti di origine iraniana, dato che per la prima volta potranno portare il loro inedito sul palco del talent show. Il brano si intitola Don’t Stop Me e in base alle caratteristiche del trio musicale possiamo già immaginare che sarà alternativo come il loro approccio al mondo delle note. In base alle anticipazioni, la canzone sarà un mix fra diverse culture tanto care al loro territorio di origine, realizzata ed ideata già da tanto tempo. I Bowland hanno atteso il momento migliore per condividere questo step importante con il pubblico, anche se un brano con lo stesso titolo è presente anche nel loro primo disco, Floating Trip. Se la proposta dovesse essere la medesima, possiamo aspettarci ritmi tribali e vicini alla musica elettronica, dal sound lento e avvolgente.

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