Leo Gassman anche nella presentazione del suo inedito “Piume” ha dimostrato una maturità non indifferente, mettendo in luce una qualità importante per un ragazzo così giovane, che non risponde al cliché del figlio d’arte, né tantomeno a quello del ragazzo belloccio ma vocalmente un po’ scontato. Il suo “Piume” è un pezzo di spessore, che ha addirittura stupito i giudici: Lodo ha sottolineato come sia difficile parlare di un “amore senza peccato”, anche alla sua giovane età, mentre Manuel Agnelli è rimasto sorpreso dal vedere Leo impegnato in un pezzo dalla struttura così classica. Un brano che affonda le radici nella tradizione della musica italiana, con Leo che si è messo alla prova evitando di cadere nel pop più scontato. Una scelta ancora una volta premiata dal pubblico, che l’ha promosso al prossimo live senza andare all’eventuale ballottaggio. (agg. di Fabio Belli)



UN PERCORSO MATURO

Essere un figlio d’arte è sempre qualcosa di molto complicato. Se poi sei un figlio d’arte di un figlio d’arte (la genealogia recita, infatti, Vittorio – Alessandro – Leo) allora le cose possono peggiorare sensibilmente. Eppure Leo Gassmann sta dimostrando a tutti di essere un ragazzo di talento e non solo uno che ha un cognome forte alle spalle. Nel quarto live il pezzo ‘Pianeti‘ di Ultimo è stato particolarmente apprezzato dai giudici che ne hanno colto l’emozione e la sua sensibile crescita. La prima a dare un giudizio concreto su di lui è stata Mara Maionchi, come riportato da Centrometeoitaliano.it: “Questa tua esibizione è stata davvero fantastica e intensa. Secondo me ti esprimi meglio e riesci a emozionare di più quando canti in italiano rispetto a quando lo fai in inglese. Comunque sia ti faccio i miei complimenti, bravo!” E se lo dice Mara Maionchi allora possiamo stare abbastanza sicuri che il ragazzo ha talento e che si farà. Se poi anche gli altri giudici, chi più, chi meno, sono concordi, allora due indizi fanno davvero una prova. Qui il video dell’ultima performance.



PRONTO AL GRANDE SALTO

L’inedito che Leo Gassmann dovrà presentare si intitola “Piume“. Sul carisma non c’è niente da dire, ne ha parecchio, ma i cavalli di razza (quelli veri) si vedono soltanto alla fine. E non c’è dubbio che il figlio di Alessandro sia estremamente dotato ma X Factor può essere un banco di prova in portante per lui, soprattutto in proiezione futura. In questo senso anche qualche piccola bacchettata per il giovane cantante deve essere uno sprone in più per lui per migliorare. Nello specifico, Fedez ha detto: “Secondo me tu, Leo, puoi fare davvero delle cose grandiose, ma non le hai ancora fatte. C’è sempre un però nelle tue esibizioni. Cerco di spiegarmi meglio: ancora non riesci a farmi dire ‘wow’!” Fedez lo pungola, insomma, e speriamo che Leo Gassmann risponda nel modo migliore possibile, ossia sfornando una prestazione ineccepibile ed emozionalmente alta. La concorrenza c’è ed è anche molto agguerrita.



LEO VUOLE EMERGERE

Quando è apparso il suo nome a X Factor la cosa ha fatto molto rumore: le cose dovevano andare in questo modo. Dopotutto il nonno è stato una pietra miliare del cinema e del teatro italiano, nonché uno degli attori più carismatici al mondo del secolo scorso. E non dimentichiamo anche il suo ruolo da doppiatore nel cult Disney ‘Il Re Leone’, dove era la voce del papà di Simba, Mufasa. Leo Gassmann, però, sembra non aver sentito il peso di appartenere a una famiglia così importante. Ecco cosa ha dichiarato il ragazzo a Tpi.it: “Sinceramente devo dire di essere cresciuto in una famiglia molto felice e per questo mi sento molto ma molto fortunato. Allo stesso tempo sento che ho una personalità, un ego, che devo far emergere in qualche modo. X Factor mi è sembrata un’ottima opportunità in questo senso e desidero sfruttarla a pieno.” Il cammino è ancora lungo ma Leo Gassmann ha dimostrato che tra i migliori può starci tranquillamente, con quel cognome o senza.