Un film ambientato ai tempi della regina Anna, la lotta di corte fra le cortigiane. E’ il nuovo film del regista greco Yorgos Lanthimos, “La favorita“, considerato il nuovo genio del cinema europeo. Il film ha molte possibilità di vincere qualche premio Oscar (è già candidato a 10 BAFTA) e arriva nelle sale italiane il prossimo 24 gennaio. Il regista greco in questa intervista pubblicata da La Repubblica, si diverte a raccontare come i suoi film preferiti da ragazzo siano stati quelli di Bruce Lee e gli spaghetti western, solo in seguito ha scoperto il cosiddetto cinema impegnato. Quella che il regista descrive è una corte dalla sessualità spinta e dalle trovate bizzarre: “Non voler fare un film storico, ho unito dettagli storici a cose moderne in modo da dare una sensazione di contemporaneità, il difficile è stato raggiungere l’equilibrio tra l’accuratezza e la sperimentazione”, spiega.
UOMINI E ANIMALI
Ci sono voluti nove anni per realizzarlo, il modo con cui descrive i personaggi di potere ricorda quelli di oggi perché, dice, i leader sono accomunati dal fatto di vivere fuori della realtà. Gli animali hanno sempre un peso importante nei suoi film: “Mi incuriosisce il rapporto tra le persone e gli animali, speciale e piuttosto contraddittorio. Schizofrenico direi: alcuni li amano molto, altri li uccidono. Alcuni si possono mangiare, altri no”, ha detto Yorgos Lanthimos. Per un buon film, dice, il segreto è scegliere le attrici giuste, in questo caso Rachel Weisz, Emma Stone e Olivia Colman. Prima di lavorare è solito passare due settimane insieme alle sue attrici, mettere gli attori a proprio agio, giocare, divertirsi: “Con Olivia e Rachel avevo già lavorato, Emma l’ho scoperta ben prima di La La Land… Mi chiedono come ho fatto a spingerla in questo ruolo estremo, la verità è che lei si è sentita subito un pesce nell’acqua“. Ha cominciato con il teatro perché, spiega, per un ragazzo cresciuto in Grecia negli anni 80 e 90 era impossibile immaginare di fare il regista. La sua prima occupazione è stata girare spot pubblicitari, era rimasto orfano e doveva mantenersi. Così ha imparato molti segreti tecnici.