IL MONITO DI CINGOLANI SUL CARO ENERGIA

«L’aumento del costo dell’energia rischia di avere un costo totale l’anno prossimo superiore all’intero pacchetto del PNRR»: lo dice chiaro e tondo (e non è la prima volta) il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, intervenuto  alla terza tappa a Genova di “Italia domani: dialoghi sul piano nazionale di ripresa e resilienza”.



Il Ministro e scienziato ribadisce l’allarme sul sempre più ingente caro energia in Italia e in generale in tutta l’Europa, specie con i venti di guerra in arrivo dall’Ucraina che non migliorano certo la situazione: il costo nel 2023 dell’aumento di bollette su luce, gas e riscaldamento sarà superiore probabilmente al conto del Recovery Plan, «Quindi non è che il PNRR ci ha messo al sicuro da tutto». Cingolani spiega come tutto il Governo abbia ormai da mesi preso un impegno importante e «molto pesante» con la Commissione Europea, «abbiamo un debito che è oltre il 160% quindi non possiamo permetterci di sbagliare»; per questo motivo, riporta il Ministro del MiTE, occorre prendere la giusta direzione sul fronte energia per non sprecare la grande occasione del piano europeo di “condivisione del debito”. «Ho sentito parlare di piano Marshall – ha sottolineato il Ministro Cingolani -: la cosa principale del Pnrr però non è la massa finanziaria ma l’aver fatto un piano integrato. Forse è la prima volta che siamo stati costretti a farlo e questo è un grosso passo avanti nell’idea di Paese che vogliamo».



SALVINI E LA LEGA CON IL MINISTRO: “SERVE SUBITO UN DECRETO”

Se è vero che la transizione ecologica serve al più presto per tutto il mondo occidentale, è altrettanto vero che occorre sia giusta e sostenibile per le società; qui Cingolani critica le opposizioni di chi rifiuta a prescindere qualsiasi soluzione che contempli gas, petrolio e nucleare, «Noi abbiamo non solo un problema di differenza nel paese ma abbiamo anche un problema di differenze globali che è sconcertante. Ci sono paesi in cui non c’è energia, non c’è acqua: qui qual è la definizione di transizione ecologica? Ci sono quindi una serie di problemi che richiederanno all’Italia un ruolo di leadership. E’ bene, dunque, avere questo piano ma ricordiamo che l’aumento del costo dell’energia come previsto rischia di avere un costo totale l’anno prossimo superiore all’intero pacchetto Pnrr». Nell’Italia del futuro, chiosa il Ministro del MiTE, «vogliamo vedere dobbiamo pensare di aver fatto molto bene in questi 5 anni, in modo che scaduti questi 5 anni e finito questo finanziamento straordinario, il paese sia robusto e in grado di andare avanti fino al 2050 alla decarbonizzazione totale con le proprie forze». In asse con Cingolani, il leader della Lega Matteo Salvini commenta le dichiarazioni odierne del Ministro con sprone positivo: «Ha ragione il ministro Cingolani! Per non mettere a rischio posti di lavoro, ripresa economica, attuazione del PNRR e risparmi delle famiglie, occorre un sostanzioso decreto per limitare gli aumenti di luce e gas, come altri Paesi europei stanno già facendo».