Cino Tortorella, passato alla storia come il Mago Zurlì dello Zecchino d’Oro, è uno dei personaggi del film tv I Ragazzi dello Zecchino d’Oro, in onda stasera alle 21.25 su Rai 1. Il film, una coproduzione Rai Fiction e Compagnia Leone Cinematografica, è diretto da Ambrogio Lo Giudice e interpretato da Matilda De Angelis e Simone Gandolfo. È proprio quest’ultimo a vestire i panni “magici” e azzurri del Mago Zurlì, per anni un’icona di quel mondo realmente fantastico della tv dei ragazzi. Tortorella condusse la manifestazione canora per cinquant’anni, dal 1959 al 2008. Tantissimi i bambini che ha conosciuto e accompagnato nel corso della sua partecipazione, tra cui anche la piccola grande Cristina D’Avena. Questo il suo ricordo in occasione della scomparsa, avvenuta nel 2017 quando Tortorella aveva 89 anni: “Con te è iniziato il capitolo più bello della mia vita – ha scritto Cristina D’Avena su Facebook –, tu mi hai accompagnata e seguita nei miei primi passi su quel palco dove ancora oggi mi emoziono ed ogni volta mi sembra di sentire la tua voce che cerca di correggere il mio ‘Valzerrrr del Moccerino’. Sono tanti i ricordi umani e professionali che affollano la mia mente… Di sicuro quello che rimarrà nel cuore più di tutti è il nostro ultimo incontro di qualche mese fa, dove in un forte abbraccio abbiamo condiviso tutto il nostro amore”.
Simone Gandolfi è Cino Tortorella nel film tv I Ragazzi dello Zecchino d’Oro
Prima di Cino Tortorella, Simone Gandolfi ha interpretato diversi ruoli “d’annata” come quello in C’era una volta Studio Uno. Gli anni Sessanta, per lui, sono il suo pane quotidiano: “Diciamo che dal Settecento fino ad oggi ormai li ho bazzicati tutti anche se gli anni ’40 e i ’70 sono quelli che ho frequentato maggiormente. Si vede che ho una faccia d’epoca“, ha dichiarato Gandolfi in un’intervista a Metro. Questa volta, in particolare, Gandolfi se l’è spassata: “Mi diverto sempre quando recito, ma stavolta farlo con quel costume è divertentissimo”. Nessun problema con corpetto e calzamaglia; al contrario, i costumi di scena hanno giocato a suo favore: “Ho dovuto costruire tutti i movimenti sentendomi sostenuto dal costume invece che schiacciato. Tortorella quando interpretava Mago Zurlì si muoveva in modo particolare: usava il corpo come se stesse danzando”. C’è qualcosa che sente “suo”, di Tortorella? “Quando alla fine decidono di fare in tv lo Zecchino d’Oro mi sono reso conto che, proprio girando quella scena, Mariele e Cino avevano una coscienza del ruolo che ricoprivano nella società comprendendo perfettamente che la televisione sarebbe stato ‘il’ mezzo. Sono stati due precursori eccezionali”.