Angelo Ciocca nella bufera. L’europarlamentare della Lega ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Lombardia Nera, in onda su Antenna 3, ed ha affermato, parlando della distribuzione del vaccino contro il Covid, che un malato lombardo vale più di uno nel resto d’Italia. «Si premia una Regione rispetto a un’altra perché una a livello democratico ha un colore rispetto a un altro: i fattori che devono portare alla distribuzione del vaccino devono essere il numero di abitanti, una proporzione tra quanti abitanti ho e quanti vaccini», ha spiegato l’esponente del Carroccio nel corso del suo intervento: «Non è pensabile che la Lombardia, che ha il doppio degli abitanti del Lazio, possa ricevere meno vaccini. E poi bisogna valutare l’importanza economica del territorio…».



Ciocca: “Un malato lombardo vale più di uno nel resto d’Italia”

«Se si ammala un lombardo, questo vale di più che se si ammala una persona di un’altra parte d’Italia»: questo il pensiero di Angelo Ciocca. Una posizione choc che ha sollevato grandi proteste sui social network. E il leghista non è nuovo a uscite quantomeno discutibili: nel 2018 finì sui principali quotidiani europei per aver calpestato le carte del commissario Ue Moscovici sulla manovra.



«Se si ammala un lombardo, economicamente vale di più rispetto a un laziale», ha ribadito Ciocca, sottolineando che la Lombardia è stato il territorio più colpito dal virus, senza dimenticare – ha aggiunto – che i lombardi pagano più tasse rispetto a un cittadino del Lazio. Una posizione ribadita anche ai microfoni di Radio Capital, che ha trovato la ferma denuncia di diversi esponenti politici. Così in una nota il Pd: «”Prima gli italiani”, ma solo quando votano. Perché non basta travestirsi e cambiar nome. Non basta cancellare una parolina nel simbolo per cancellare anni di disprezzo per il Paese e per la sua popolazione. È la solita Lega, è la solita vergogna».

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