Dopo le proteste anti razzismo che stanno dilagando in tutto il mondo, a farne le spese ci sono anche i cioccolatini “Moretti”. Si tratta dei dolciumi che in tedesco si chiamano Mohrenkoepfe ma che tradotti equivale a “teste di moro”, adesso banditi da alcuni supermercati in Svizzera. A prendere questa decisione, come spiega il quotidiano Corriere della sera, è stata la catena svizzera di supermercati Migros che ha bandito i dolcetti dal cuore di panna dai suoi scaffali, replicando così ad anni di polemiche e petizioni. “Abbiamo deciso di togliere il prodotto dal nostro assortimento. L’attuale dibattito in corso ci ha spinti a rivalutare la situazione. Ci è chiaro che anche la nostra decisione creerà discussioni”, ha spiegato la stessa Migros in un tweet. Lo stop definitivo è giunto dopo anni di proteste che ha portato così a togliere dai supermercati svizzeri la golosità risalente al 1946 e realizzata dalla Dubler, azienda del Cantone dell’Argovia, nel nord del Paese.
“CIOCCOLATINI MORETTI RAZZISTI”, VIA DA SUPERMERCATI SVIZZERI
Il cioccolatino Moretti già in passato era stato travolto dalle polemiche. Tre anni fa, nel 2017, era stata lanciata una petizione con la quale si chiedeva che venisse cambiato il nome al dolcetto ma il produttore rifiutò di farlo, restando fedele alla sua denominazione storica. Oggi, in piena era rivoluzionaria, la Svizzera ha reciso di reagire in maniera decisa ed il motivo è sempre il medesimo: il nome dato al dolciume amato da grandi e piccini sarebbe razzista. La decisione storica presa dalla catena alimentare elvetica avrà delle ripercussioni sui ricordi di tutti quei – non più – bambini che vivevano al confine e che erano soliti recarsi la domenica in Svizzera a fare il pieno a prezzo decisamente più basso approfittando anche per farsi regalare una scatola di Moretti avvolti in una carta dorata e che nascondevano, sotto una sottile scorza di cioccolato un’anima di panna appoggiata alla base del wafer.