L’economista Innocenzo Cipolletta, tra le colonne di Domani, ha detto la sua sul tema dell’inflazione e su come la Banca centrale europea la sta controllando. “La Bce, secondo la dichiarazione della presidente Christine Lagarde, opererà ancora un rialzo del costo del denaro di 50 punti base in marzo perché la dinamica dell’inflazione è ancora elevata”, ha sottolineato. L’esperto, tuttavia, non è d’accordo con questa mossa. “La determinazione della Bce cozza con le analisi della Commissione europea appena pubblicate”.
I dati in questione, infatti, evidenziano che il fenomeno potrebbe presto autoregolarsi. “Nelle previsioni invernali si legge che l’inflazione core (ossia quella di base, depurata dalle componenti più volatili) ha ormai raggiunto il suo picco, per il cui tasso dell’inflazione scenderà”, ha avvertito. In media d’anno, si va dall’8,4% del 2022 al 5,6% del 2023, fino ad arrivare al 2,5% del 2024 nell’eurozona. “L’ondata inflazionistica, in altre parole, secondo la Commissione europea si sta esaurendo, grazie anche alle misure fin qui adottate e in assenza di altri fatti traumatici non prevedibili anche se non improbabili”.
Cipolletta: “Bce non cerchi di inseguire inflazione”. L’appello
La Bce, nonostante il fenomeno dell’inflazione sia in miglioramento, vuole accelerare l’arrivo al livello del 2%. È per questo motivo che insiste nell’aumentare i tassi di interesse. A domandarsi perché è stato proprio l’economica Innocenzo Cipolletta. “La prudenza è d’obbligo, quindi si può capire che la banca centrale voglia evitare di mandare segnali di desistenza nella lotta all’inflazione, come potrebbe essere interpretata la decisione di fermare l’aumento tanto annunciato del costo del denaro”, ha scritto su Domani.
Ma non è tutto. “Una seconda ragione, che forse resta rilevante, è che in realtà l’obiettivo della Bce non è tanto di bloccare l’inflazione futura, quanto quella di adattare il costo del denaro nell’eurozona all’inflazione corrente. Ciò significa che sta semplicemente inseguendo l’inflazione più che contrastarla”. E conclude: “Il prossimo aumento dei tassi è ormai scontato dai mercati e, si spera, non farà eccessivi danni. Sarebbe comunque bene che dopo marzo si evitasse di fare altre dichiarazioni e si osservassero meglio i dati dell’inflazione e della crescita futura dell’eurozona”.