Cipro si prepara a presentare una proposta radicale per un nuovo sistema di asilo nell’Unione europea. Lo ha annunciato il ministro degli Interni cipriota Nicos Nouris in un’intervista al giornale austriaco Die Presse in cui si rammarica del no dell’Austria all’ammissione nell’area Schengen di Bulgaria e Romania e attacca la Turchia. Per quanto riguarda la crisi migranti che sta affrontando l’Europa, bisogna andare alla radice del problema. «L’Europa dovrebbe attivarsi nei Paesi terzi dell’Africa e dell’Asia, da cui provengono principalmente i migranti illegali. Sono ormai tre anni che discutiamo di un nuovo patto per l’asilo e la migrazione nell’UE e siamo chiaramente bloccati». Arrivare ad un punto d’incontro è difficile, secondo Nouris, perché «per molti Stati è difficile accettare di partecipare anche ai programmi di reinsediamento. Perché temono di diventare essi stessi parte del problema».
Ma la settimana prossima, in occasione della riunione dei ministri degli Interni dell’Ue, Nicos Nouris proporrà un piano per riorganizzare il sistema di asilo insieme all’omologo austriaco Gerhard Karner. «Invece di spendere miliardi di euro per ospitare tutti i migranti, dovremmo investire nei Paesi terzi in modo che queste persone rimangano lì». In cambio l’Europa dovrebbe ottenere migrazione legale. «Abbiamo bisogno di manodopera e potremmo concordare con i Paesi terzi un certo numero di biglietti per gli immigrati. A tal fine, sarebbe necessario modificare anche la procedura di richiesta di asilo». Dunque, chi richiede protezione dovrebbe avere la possibilità di presentare domanda di asilo al di fuori dell’Europa negli hotspot della Croce Rossa e dell’Onu o anche nelle ambasciate, «invece di rischiare la vita nei viaggi in barca attraverso il mare».
“MIGRANTI DALLA TURCHIA NON ARRIVANO IN BARCA…”
In realtà, non è un’idea nuova, ma finora non è stata attuata. «Dobbiamo fare qualcosa. Stiamo vivendo un nuovo picco di movimenti migratori». Nell’intervista a Die Presse Nicos Nouris precisa che il 94% dei richiedenti asilo che arrivano in Cipro provengono dalla Turchia. «Non arrivano in barca, ma in aereo da Istanbul alla parte di Cipro occupata dai turchi e da lì attraverso la Linea Verde fino a noi. La maggior parte proviene dall’Africa subsahariana». Il rammarico di Nicos Nouris è la mancata collaborazione della Turchia. «Riceve fondi dall’UE per occuparsi dei rifugiati siriani. Ma la Turchia non riconosce politicamente la Repubblica di Cipro. Pertanto, non abbiamo modo di rimandare indietro tutti questi migranti che arrivano illegalmente dalla Turchia. Vogliamo ottenere una rinegoziazione dell’accordo UE con la Turchia in modo che anche Cipro vi sia esplicitamente menzionata». L’accusa rivolta a Erdogan è netta: «Sta deliberatamente inviando migranti a Cipro. L’ho dimostrato alla Commissione europea. Nella parte occupata di Cipro ci sono 22 cosiddette università istituzionali. La maggior parte degli africani subsahariani che arrivano in aereo da Istanbul hanno un visto per studenti e pagano i contrabbandieri per averlo. È un’industria». La richiesta di Cipro alla Commissione Ue è di minacciare sanzioni contro la Turkish Airlines se continuerà a portare migranti illegali. «Questo ha già funzionato una volta per fermare il flusso di migranti attraverso Istanbul e Minsk verso la Lituania». Il problema è che Cipro diventa una trappola per migranti. «Cipro non fa parte della zona Schengen ed è un’isola. I migranti illegali non hanno un posto dove andare. Sono in trappola. E il loro problema diventa il nostro».
“RUSSIA? NOSTRA POSIZIONE È QUELLA DELL’UE”
L’auspicio del ministro degli Interni del Cipro è che il no all’adesione di Romania e Bulgaria all’area Schengen venga rivista. «Anche Cipro vorrebbe far parte della zona Schengen, ma non vogliamo dare alla Turchia un vantaggio politico trattando la linea del cessate il fuoco come un confine esterno. Dico spesso ai miei colleghi dell’UE che dovrebbero vedere cosa succede a Cipro. È un peccato: Cipro è l’unico Paese ancora diviso in Europa», spiega nell’intervista a Die Presse. Riguardo i rapporti con la Russia dopo la guerra in Ucraina: «Il nostro governo ha chiarito che Cipro rappresenta la posizione dell’UE». Ma soprattutto ha spiegato: «Sono favorevole alla richiesta di adesione alla NATO. Questo ci dà almeno la possibilità di sentire dalla Turchia quali sono le sue intenzioni. La Grecia e la Turchia sono membri della Nato eppure hanno tutti questi conflitti tra loro. È tempo che gli europei si chiedano se vogliono un alleato nella Nato che causa problemi agli Stati partner».