La “grotta segreta” dove Ulisse approdò una volta giunto sul litorale del Circeo esiste ed è stata individuata. La scoperta è stata fatta da un’équipe di ricercatori dell’associazione Sotterranei di Roma. Il progetto, supportato dal Parco Nazionale del Circeo, ha permesso agli speleologi di individuare la grotta all’interno di una profonda e vertiginosa fenditura carsica della Grotta Spaccata di Torre Paola. È stato Lorenzo Grassi ad avere l’intuizione, una ventina di anni fa, che la grotta di Ulisse potesse trovarsi tra le grotte marine delle coste del Circeo. Nel 1999 ci fu la prima ricognizione, ma la scoperta è stata fatta qualche settimana fa. I ricercatori hanno documentato dettagliatamente la grotta, facendo anche un rilievo topografico tridimensionale con laser scanner. I risultati hanno confermato la vastità degli ambienti ipogei e svelato una grande colonia di pipistrelli.
CIRCEO, SCOPERTA “GROTTA SEGRETA” DI ULISSE DESCRITTA NELL’ODISSEA
Il viaggio è partito via mare. Lorenzo Grassi e i ricercatori Alessandro Paoli, Riccardo Paolucci e Riccardo Ribacchi hanno aggiunto la grotta di Torre Paola con la canoa, poi si sono arrampicati sulla parete con le corde. Quindi la magia davanti ai loro occhi: hanno visto antichi solchi marini, fossili e cristalli vulcanici. Una volta varcato il gigantesco salone delle cave grotte, gli speleologi hanno provato un’emozione quasi indescrivibile. «Siamo entrati in silenzio, mentre la cupola rocciosa si riempiva delle “grida” di migliaia di pipistrelli. In oltre un centinaio di metri si passa dalla lucentezza del mare all’oscurità più profonda», ha raccontato Grassi a SiViaggia. Così hanno constatato che quel mito leggendario è realtà. Del resto Omero è piuttosto dettagliato nella descrizione: nel Libro X dell’Odissea racconta di quando Circe ammaliava Ulisse convincendolo a scendere nelle cave grotte.