Dalla Vigilia di Natale fino all’Epifania, ovvero quando è “attivo” l’ultimo Decreto Legge 18 dicembre, gli italiani dovranno spostarsi con l’autocertificazione e con precise regole e saranno controllati da un’intesa attività di controllo su strada messa in campo dal Viminale: nella circolare diffusa oggi dal Ministero dell’Interno (e inviata ai Prefetti) vengono indicate tutte le specifiche per gli spostamenti sul territorio nazionale durante le prossime festività.
Con la circolare il Viminale richiama «l’esigenza di predisporre efficaci servizi volti a garantire la corretta osservanza delle misure previste, in particolare per quanto riguarda i controlli lungo le arterie stradali e in ambito cittadino, per prevenire possibili violazioni alla restrizioni alla mobilità ovvero situazioni di assembramento e di mancata osservanza del distanziamento sociale». Vanno predisposti servizi efficaci che garantiscano «la corretta osservanza dei divieti previsti dal Decreto Natale», scrive il capo di gabinetto del Viminale Bruno Frattasi; in particolare, vanno effettuati «controlli lungo le arterie di traffico e in ambito cittadino, per prevenire possibili violazioni alle restrizioni alla mobilità e situazioni di assembramento o di mancato rispetto del distanziamento interpersonale». Dopo la diffusione delle regole sul Dl Natale che così tanta confusione hanno generato nei cittadini italiani negli scorsi giorni (qui tutte le Faq del Governo aggiornate al Dl 18 dicembre), la circolare chiarisce diversi nodi sul fronte spostamenti visto che, per Costituzione, non potranno esserci controlli all’interno delle abitazioni private.
LA CIRCOLARE DEL VIMINALE: IL TESTO
Come spiega la circolare del Ministero dell’Interno ai prefetti (qui il testo integrale, ndr) saranno sempre consentiti, anche nei giorni “rossi” (24-25-26-27-31 dicembre; 1-2-3-5-6 gennaio) senza limiti di orario chi svolge «attività assistenziali, nell’ambito di un’associazione di volontariato, anche in convenzione con enti locali, a favore di persone in condizioni di bisogno o di svantaggio». Non solo, in merito alle messe di Natale, Capodanno, Epifania e delle domeniche festive, il Governo chiarisce che «considerato l’arco temporale di vigenza delle misure in esame, corrispondente al periodo natalizio….l’accesso ai luoghi di culto e la partecipazione alle funzioni religiose restano comunque consentite» anche al di fuori del Comune dunque (non della Regione), rispettando però sempre il coprifuoco (22-5 tutti i giorni, 22-7 il primo gennaio 2021). Per il resto si conferma la linea del Decreto Natale, con gli spostamenti permessi in zona rossa solo con autocertificazione (comprovate esigenze di lavoro, salute, necessità) e in zona arancione con autocertificazione solo per uscire dal proprio Comune (libero movimento per comuni sotto i 5mila abitanti e in un raggio di 30 km, anche fuori Regione): in merito alla deroga sugli spostamenti verso parenti, amici o seconde case, il Viminale conferma il permesso «per una sola volta al giorno e massimo in due persone, escludendo i minori di anni 14 nell’arco temporale che va dalle 5 alle 22». Da ultimo, la circolare del Viminale chiarisce ulteriormente che «Oltre allo spostamento per raggiungere l’abitazione privata di destinazione deve intendersi consentito anche quello finalizzato al rientro presso la propria abitazione, domicilio o residenza, fermi restando i divieti di spostamento in orario serale e notturno».