Paolo Cirino Pomicino è tutt’altro che “fuori” dall’attualità politica: l’ex “correntista” per anni della Democrazia Cristiana con una lucida visione a 360° sull’attualità politica in Italia al Foglio “regala” un’invettiva completa contro la gestione del Governo Conte in questa particolare fase di enorme emergenza del Paese. «La tragica danza sulle macerie del paese. Mentre il prodotto interno crolla precipitosamente, superando a nostro avviso anche le previsioni della caduta dell’ 11 per cento nel 2020, il governo balla da solo sulle rovine di questi primi 24 mesi della legislatura», e già la premessa fa intuire il senso del messaggio lanciato al Premier Conte, responsabile principe (ma non unico) dell’andamento di questo Governo. L’accordo punitivo nella notte contro la famiglia Benetton sul dossier Autostrade non migliora, anzi certifica, l’incapacità secondo Cirino Pomicino di questo esecutivo: «Il drammatico dolore per le 43 vittime non può alimentare né slogan vendicativi che non si addicono a uno stato di diritto né immobilismi intollerabili». Per dire “fuori i Benetton”, attacca con duri toni l’ex Dc, Conte ci ha messo due anni causando «guasti onerosi per il paese e in tal caso continuerà la dittatura della ignoranza e della irresponsabilità nel silenzio complice di un Pd incapace di svolgere il ruolo di architrave del sistema come lo fu la Democrazia cristiana».



CIRINO POMICINO: “PAESE SENZA GUIDA”

Secondo Paolo Cirino Pomicino la vicenda Aspi non è mica l’unica a delineare una forte incapacità del Governo nel gestire le varie emergenze del Paese: «Il governo vara (salvo intese!?!?) il decreto legge sulla semplificazione rinviando la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale a dieci giorni per cui ad oggi è solo un annuncio mentre la Camera approva il decreto “Rilancio” che contiene oltre 120 decreti attuativi. Da un lato si semplifica e dall’altro si complica?». Ma anche sul Mes e i vari fondi europei, si discute sulle grandi linee senza entrare nel merito e senza verificare di avere un piano specifico per spendere gli eventuali 36 miliardi di euro per il settore Sanità: insomma, per Cirino Pomicino l’esito della gestione Conte è “irresponsabile” e non solo da bocciare ma da far terminare il prima possibile, come conferma ancora sul Foglio l’ex Dc «Dovunque, insomma, si volga lo sguardo regna sovrana l’ incertezza e l’ improvvisazione in un paese che non sembra più guidato da nessuno». Secondo Cirino Pomicino l’Italia e la politica tutta ha bisogno in questo momento di un «sussulto di responsabilità e di fierezza civile» non solo nel difficile e intricato sistema politico ma anche «nel profondo della società per uscire con minor danno possibile da quasi un trentennio di impazzimento in cui l’ Italia ha visto crescere povertà di massa, disuguaglianze insostenibili, disordine amministrativo e smarrire lentamente quel ruolo internazionale che aveva conquistato scivolando sempre più verso un processo di irreversibile colonizzazione».

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