Paolo Cirino Pomicino, ex Ministro nel Governo De Mita e nei Governi Andreotti, in una intervista a La Stampa, ha commentato lo scenario politico alla vigilia delle Elezioni europee. “Purtroppo noi vecchi Dc non abbiamo una casa da anni, ma siamo ovunque, in tutti i partiti. Viviamo una fase di dissoluzione del quadro politico, i partiti non hanno identità culturale e si sono trasformati in comitati elettorali”, ha spiegato.



È per questo motivo che il suo voto andrà alla persona più che al partito. “Darò la mia preferenza al mio fraterno amico Aldo Patriciello”, ha annunciato. La scelta dunque ricadrà su Lega al Sud. “Lo hanno fatto fuori da Forza Italia, ma lui rappresenta un’eccellenza nella sanità, in Molise e non solo, per cui lo sostengo”, ha spiegato. Non ci sta però a sentirsi dare del leghista. “Alle Europee di cinque anni fa avevo votato Pd. Gualtieri, Sassoli e Bonafè. E avevo sostenuto Giosi Ferrandino. Del resto, anche lì ci sono vecchi democristiani come Franceschini e Guerini. Ma a Roma, mi vergogno a dirlo, ho votato anche per la Raggi e il M5S”.



Il parere di Paolo Cirino Pomicino sul generale Vannacci

Per dimostrare di non essere un sostenitore della Lega, l’ex Ministro Paolo Cirino Pomicino ha commentato anche la decisione del partito di candidare il generale Roberto Vannacci a Roma. “Per carità, politicamente è uno sciocco, l’uomo qualunque vestito con la divisa delle forze armate. Con lui Salvini tenta di pescare voti, ma non servirà più di tanto”, questo il suo parere.

Non manca però un pizzico di speranza nei confronti del centrodestra. “Per fortuna la Lega sui territori è molto diversa, ha bravi amministratori, molti sono democristiani. Vannacci è l’ennesimo frutto di questi 30 anni di follia. Io – ha concluso – ho sempre votato, negli ultimi tempi cercando di elaborare elaborando una speranza politica, ad esempio quella di veder diventare la Lega un partito civile, di stampo popolare, attraverso il lavoro del gruppo dei democristiani”.