La puntata di sabato 6 agosto 2022 di “Un giorno in Pretura” racconterà il processo relativo all’omicidio di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli assassinato il 3 maggio del 2014 a causa di un colpo di pistola esploso durante gli scontri a Roma, nei pressi dello stadio Olimpico dove nel maggio del 2014 si è disputata la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. Ad essere condannato in primo grado è stato Daniele De Santis, ultras romanista che, a detta della difesa, sarebbe stato invece aggredito dagli ultras napoletani e avrebbe sparato per difendersi, riportando anche gravi lesioni durante gli scontri.



Di sicuro c’è però che Ciro Esposito è stato raggiunto dal colpo di pistola sparato, morendo 52 giorni dopo i fatti all’ospedale Gemelli di Roma. Nella puntata di “Un giorno in pretura” sarà mostrato il processo della corte d’assise chiamata a far luce su un quadro particolarmente caotico, che deve definire innanzitutto gli scontri che non hanno riguardato tifosi napoletani e fiorentini, ma come detto romanisti in una sorta di regolamento di conti, sapendo che molti ultras partenopei sarebbero arrivati nella Capitale per assistere alla finale.



Ciro Esposito, gli appelli della madre

Il caso di Ciro Esposito è diventato di grande rilevanza mediatica con le due tesi che sono state a contrasto a lungo: legittima difesa di De Santis o omicidio a sangue freddo per Esposito? La madre del giovane tifoso ucciso, Antonella Leardi, ha sempre sottolineato come l’interesse della famiglia Esposito fosse quello di evidenziare le responsabilità di De Santis, al di là dell’entità della condanna. I legali dell’ultras romanista hanno invece sempre sottolineato la tesi della legittima difesa: secondo la difesa De Santis non ha provocato nessuno, ma è stato oggetto di una vera e propria aggressione, e a provarlo ci sarebbero le gravi lesioni subite, sparando dunque per salvarsi la vita e senza volontà di uccidere, pur in un contesto di scontri particolarmente gravi, come dimostrato anche dai ferimenti di altri tifosi.

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