La perizia sui telefoni di Ciro Grillo, dei suoi amici e della ragazza che sostiene di essere stata violentata il 16 luglio scorso in Costa Smeralda potrebbe aiutare gli inquirenti a fare chiarezza su quanto accaduto quella notte. I quattro ragazzi, tutti tra i 19 e i 20 anni, sostengono che la studentessa-modella, loro coetanea, era consenziente. Invece lei, milanese di madre del Nord Europa, ha affermato che l’hanno fatta bere per abusare poi di lei a turno. La verità potrebbe stare proprio nei sette smartphone dei giovani, che sono stati sequestrati dopo che i carabinieri di Milano hanno raccolto la denuncia della ragazza. La Procura della Repubblica di Tempio a settembre aveva ordinato una perizia. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, non si sa ancora se il tecnico – fonico e informatico – abbia depositato la perizia o se si riservi di farlo tra qualche giorno. Potrebbe aver chiesto un’ulteriore proroga.
CIRO GRILLO ACCUSATO DI STUPRO: PERIZIA IN ARRIVO
Il tecnico potrebbe aver anche chiesto una proroga per l’abbondanza e la complessità del materiale repertato. Ne fa parte un video “girato” da uno degli amici di Ciro Grillo. E poi ci sono alcuni sms scambiati con la ragazza nei giorni successivi a quella notte “brava” in Costa Smeralda. I quattro ragazzi avevano conosciuto la ragazza e una sua amica al Billionaire, poi a notte inoltrata si erano trasferiti alla casa del figlio di Beppe Grillo al Piccolo Pevero, costituita da due appartamenti contigui. Una delle ragazze, ubriaca, si era addormentata profondamente, mentre l’altra, stordita dall’alcol, ha raccontato di essere stata violentata in una doccia, poi scaraventata su un letto, quindi il mattino successivo accompagnata a un taxi. Una volta tornata a Milano, dieci giorni dopo la violenza, ha raccontato tutto ai suoi genitori, quindi ha sporto denuncia ai carabinieri. Nei mesi scorsi sono stati sentiti anche i vicini di casa e la moglie di Beppe Grillo, che stava nell’appartamento attiguo, ma Parvin Tadijk ha dichiarato di non aver sentito nulla.