Il processo per stupro che si celebra a Tempio Pausania a carico di Ciro Grillo, figlio di Beppe Grillo, e degli amici Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria avrebbe registrato un colpo inaspettato alla vigilia della nuova udienza. L’appuntamento in aula, previsto per il prossimo 10 luglio, rischia di saltare e tutto potrebbe essere da rifare, riporta Adnkronos, a seguito del trasferimento del giudice a latere Nicola Bonante, destinato al Tribunale di Bari.



Lo spostamento del magistrato avrebbe già il via libera, apprende l’agenzia, e a meno che non ottenga l’applicazione al dibattimento fino alla conclusione questo potrebbe comportare lo stop al procedimento fino a nuova definizione. Secondo quanto riporta Adnkronos, la decisione sull’applicazione del giudice alle prossime udienze spetta ora al Csm e al Ministero della Giustizia. Per la parte civile, la notizia del trasferimento di uno dei giudici sarebbe un fulmine a ciel sereno. Adnkronos ha raccolto il commento dell’avvocato Giulia Bongiorno, che assiste la giovane (all’epoca dei fatti 19enne) che denunciò la presunta violenza di gruppo che si sarebbe consumata in Sardegna nell’estate 2019: “Non ne sapevamo nulla“. I quattro imputati hanno sempre respinto le accuse sostenendo che i rapporti fossero “consenzienti”, ma per la Procura si sarebbe trattato di stupro.



Processo Ciro Grillo a rischio, attesa per la prossima udienza

Secondo i magistrati, quanto accaduto nella villa sarda che ospitava il gruppo di amici oggi sotto accusa non fu “sesso consenziente”. Agli atti pagine su pagine di elementi che proverebbero, secondo l’accusa, come i quattro abbiano agito contro la volontà della ragazza costringendola a rapporti ripetuti dopo una serata trascorsa fuori. Gli inquirenti avrebbero acquisito una mole importante di materiale video e audio frutto di intercettazioni disposte non solo sui telefoni dei giovani alla sbarra, ma anche di soggetti vicini tra cui il cellulare della madre di Ciro Grillo, Parvin Tadjik. 



La donna, sentita dai pm, avrebbe dichiarato che quella sera di luglio dormiva nell’appartamento accanto a quello indicato dalla presunta vittima quale teatro delle violenze, concludendo di non essersi accorta di niente. Una versione che avrebbe ribadito anche in aula. Attesa per lunedì prossimo l’udienza in cui si discuteranno gli esiti della consulenza relativa al materiale estapolato da sette telefonini, riporta ancora Adnkronos, tra cui foto, video, chat e tabulati analizzati dal tecnico incaricato dalla Procura di Tempio Pausania. Non è ancora chiaro se tutto sfumerà con uno slittamento, alla luce della recente novità riguardante il trasferimento del giudice a latere Bonante.