Va avanti il processo per stupro di gruppo che vede imputati Ciro Grillo e i tre amici Vittorio Lauria, Francesco Corsiglia ed Edoardo Capitta. Il problema si era posto dopo il trasferimento, e la sostituzione, del giudice Nicola Bonante, trasferito a Bari nei giorni scorsi. Il tribunale di Tempio Pausania, in composizione collegiale, ha deciso di rigettare la richiesta di rinnovazione del procedimento avanzata dall’avvocato Gennaro Velle, che difende Corsiglia. Col termine “rinnovazione” si intende il rifacimento da capo o parziale del processo, circostanza che si può verificare quando nei processi c’è la sostituzione di un giudice, come in questo caso. Ma è stato nominato Alessandro Cossu nuovo giudice a letere, infatti è già operativo nell’udienza di oggi, l’undicesima dall’inizio del processo. Il dibattimento, quindi, può proseguire regolarmente, almeno sino alla pronuncia del Csm.



L’udienza, la prima videoregistrata dopo l’entrata in vigore della riforma Cartabia, è stata infatti sospesa ad un certo punto, perché uno degli avvocati del pool della difesa, Gennario Velle, ha chiesto al tribunale di aspettare la decisione del Csm sul giudice Nicola Bonante prima di proseguire con il dibattimento. A rivolgersi al Consiglio superiore della magistratura era stata la vicepresidente del tribunale, Caterina Interleghi, con la richiesta di mantenere il giudice Bonante, nonostante il trasferimento a Bari, applicato a Tempio in tutti i processi che lo vedono impegnato, compreso quindi quello al figlio di Beppe Grillo e ai suoi amici. Ma il tribunale ha deciso di proseguire in attesa del verdetto del Csm.



“AMMESSO VIDEO DI UN RAPPORTO SESSUALE”

Durante l’udienza, proseguita tra una sospensione e l’altra con i giudici riuniti in camera di consiglio per valutare le istanze di volta in volta presentate, è stato acquisito il materiale probatorio da parte dei consulenti tecnici della difesa e del pm, chiamati a depositare l’elenco dei materiali digitali estrapolati dagli smartphone delle persone coinvolte nei fatti, quindi video, foto, intercettazioni telefoniche e interazioni sui profili social dei quattro imputati e della presunta vittima. Al processo che vede alla sbarra Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia per stupro di gruppo ai danni della ragazza italo-norvegese e violenza sessuale nei confronti dell’amica, che nell’estate del 2019 si trovavano in Sardegna, sarebbe stato ammesso anche un video di venti secondi con le immagini di un rapporto sessuale. Lo apprende l’Ansa da fonti vicine all’inchiesta.



Si tratta di un reperto su cui i legali si daranno battaglia per dimostrare o meno la consensualità negli approcci tra imputati e la presunta vittima. Mauro Sanna, il consulente informatico del pm, secondo Repubblica ha relazionato che dai telefonini degli imputati sono state soppresse alcune chat e dei messaggi. Dall’altra parte, Mattia Epifani, consulente della difesa, avrebbe accertato la medesima cosa sul cellulare di Silvia. Infine, i giudici hanno respinto la richiesta del pool della difesa chiedeva di poter risentire anche alcuni testi già ascoltati nelle udienze precedenti. Si tornerà in aula in autunno: a settembre verrà sentita l’amica della studentessa, a ottobre la ragazza italo-norvegese.