Non si sbottona l’avvocato Giulia Bongiorno quando lascia il tribunale di Tempio Pausania, dove è in corso l’udienza a porte chiuse del processo che vede imputati Ciro Grillo e i suoi tre amici Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta con l’accusa di violenza sessuale di gruppo, ma comunque segnala che “sono emerse delle novità e dei punti molto oscuri“, di cui però non può parlare. Non ha rilasciato altre dichiarazioni la legale della ragazza italo-norvegese dopo che in aula è stato sentito Corsiglia, a cui ha rivolto una serie di domande, soffermandosi sui messaggi intercorsi tra la sua assistita e i quattro amici nelle ore e giornate successive al presunto stupro, avvenuto nella notte tra il 16 e 17 luglio 2019 nella villa a Porto Cervo della famiglia del co-fondatore del Movimento 5 Stelle.



In merito alle accuse mosse dalla studentessa nei confronti del gruppo, che sostiene di aver avuto rapporti sessuali consenzienti, l’avvocato Bongiorno, come riportato dall’Ansa, ha spiegato che “non è chiaro perché di fronte ad accuse così gravi non sia stata fatta una denuncia per calunnia contro la mia assistita“, precisando di aver posto questa domanda.



RAPPORTO CONSENZIENTE PER FRANCESCO CORSIGLIA

Francesco Corsiglia è l’unico dei quattro imputati a sottoporsi all’esame, infatti oggi ha risposto in aula alle domande dell’avvocato Giulia Bongiorno, che col collega Dario Romano assiste la presunta vittima della violenza sessuale di gruppo. Il giovane esclude in maniera categorica di aver violentato la studentessa italo-norvegese e respinge tutte le accuse, negando la ricostruzione di quella notte fatta dalla presunta vittima. Corsiglia di fatto continua nella giornata odierna la sua deposizione, iniziata a giugno in due udienze in cui aveva risposto alle domande del pm Gregorio Capasso, mentre oggi le domande arrivano dai legali di parte civile, Giulia Bongiorno e Dario Romano.



Nella precedente udienza, il giovane aveva reso una lunga deposizione per ricostruire la sua versione, che è ben diversa dalla versione fornita dalla ragazza, che ha raccontato di essere stata portata in camera, presa per i capelli e costretta a un rapporto orale, poi sarebbe stata strattonata in doccia, le sarebbe stata sbattuta la testa contro la parete, successivamente sarebbe stata abusata anche dagli altri tre imputati, tra cui Ciro Grillo, che avrebbero ripreso tutto con i loro smartphone.