PROCESSO CIRO GRILLO, PERCHÉ SENTENZA SI AVVICINA
Potrebbe arrivare prima del previsto la sentenza del processo in cui Ciro Grillo e i tre amici Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta sono imputati per violenza sessuale di gruppo. Il testimone chiave della difesa David Enrique Bye Obando non si presenterà più in aula, perché il collegio di giudici di Tempio Pausania ne ha disposto la revoca, alla luce del fatto che la sua deposizione in questa fase del procedimento sarebbe superflua.
Il giovane, amico della presunta vittima, era stato convocato per deporre tre volte, ma anche nell’udienza di lunedì 17 febbraio 2025 non si è presentato in aula, sebbene ci sia la conferma della regolare notifica della sua convocazione in Norvegia, dove il giovane di origine nicaraguense vive.
In virtù del fatto che era l’ultimo nome nell’elenco dei teste della difesa, i tempi del processo si riducono, perché non dovrà essere sentito in seguito alla revoca disposta dal collegio giudicante, per cui la sentenza potrebbe arrivare in primavera.
PROCESSO CIRO GRILLO, SALTA DEPOSIZIONE DEL TESTE “CHIAVE” DELLA DIFESA
La studentessa aveva accusato il ragazzo norvegese di averla stuprata in Norvegia, durante un campeggio, l’anno precedente a quello in cui sarebbe avvenuta la violenza sessuale di gruppo per la quale ha denunciato Ciro Grillo e i tre amici. Ma il giovane aveva smentito, negando la violenza e precisando che la ragazza gli avrebbe anche chiesto perdono per la bugia detta. Tale presunta violenza, comunque, non era mai stata denunciata dalla ragazza, che ne ha parlato agli inquirenti in Italia dopo aver denunciato lo stupro di gruppo in Sardegna.
La difesa teneva a questa deposizione perché la testimonianza avrebbe potuto screditare la presunta vittima e messo in dubbio la sua denuncia, almeno queste erano le intenzioni dei legali degli imputati, motivo per il quale ha puntato all’ipotesi dell’accompagnamento coatto o, in alternativa, alla deposizione da remoto, ma la decisione del tribunale è stata, invece, quella di revocare la convocazione del teste.
Convocato dal tribunale di Tempio Pausania, che aveva chiesto anche di indicare la lingua per la traduzione, non aveva fornito risposta a tale richiesta, lasciando presupporre che non si sarebbe presentato in aula. Dunque, è sfumata l’ipotesi di una convocazione in diretta video o la trasferta in Norvegia, resta da capire se la difesa di Ciro Grillo e degli altri imputati abbia richiesto alla Corte l’acquisizione di un articolo del quotidiano La Verità risalente al 2021 in cui erano riportate le dichiarazioni del teste, in cui parlò di un rapporto consensuale, smentendo la ragazza, e di suo padre.