La ragazza che ha accusato Ciro Grillo e i suoi tre amici (Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria) di stupro di gruppo nel 2019 era incapace di dire no ad un rapporto sessuale non consensuale. Lo sostiene Cinzia Piredda, la psicologa incaricata dalla procura di Tempio Pausania di stilare una perizia sulle condizioni emotive della vittima quando è stata interrogata a Milano dai carabinieri e dai pm della cittadina sarda, dove si sono svolte le indagini ed è ora in corso il processo. Nell’udienza di oggi, anche questa a porte chiuse, l’esperta è stata chiamata a ripercorrere quanto riportato nella sua relazione di quattro pagine. Quindi, ha parlato della “difficoltà” della vittima “ad esprimere la propria volontà e rispondere con un diniego alle richieste poste dagli altri“.



Queste difficoltà emergono in diversi momenti del racconto della ragazza, aggiunge la perizia. Ad esempio, quando era seduta sotto il gazebo e i ragazzi l’avrebbero costretta a bere vodka, “poco prima del secondo rapporto sessuale“. Cita anche il momento in cui chiede all’amica di andare via, “dopo il primo rapporto sessuale” con Francesco Corsiglia, “ma la sua richiesta non viene accolta dall’amica”. Anche quando la ragazza racconta al pm “di un precedente rapporto sessuale non consenziente con il suo migliore amico in Norvegia nel maggio 2018 (..) emerge la difficoltà a negarsi ad un rapporto sessuale non desiderato“.



PROCESSO CIRO GRILLO: IN AULA ANCHE ALEX CERATO

Ciro Grillo, figlio del Garante del Movimento 5 Stelle, e gli amici Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria sostengono di aver avuto un rapporto sessuale consensuale con la ragazza, che invece ha denunciato di essere stata violentata dopo essere stata costretta a bere vodka. I ragazzi sono imputati, quindi, di stupro di gruppo nei confronti della ragazza, invece di violenza sessuale nei confronti dell’amica, al cui viso avrebbero avvicinato i genitali mentre dormiva sul divano, scattando foto e riprendendo le scene col telefonino. Quella di oggi è anche la giornata conclusiva di Alex Cerato, studente di Milano che nell’ultima udienza del 12 aprile scorso avrebbe ribadito quanto aveva saputo dalla ragazza due giorni dopo.



La sua deposizione inizia dalla sera del 16 luglio 2019, quando aveva fatto conoscere le due amiche al gruppo genovese mentre erano nella discoteca Billionaire di Porto Cervo. Il ragazzo ha frequentato lo stesso liceo delle due amiche e all’epoca dei fatti era in vacanza con loro in Costa Smeralda. Era con loro anche due giorni dopo il presunto stupro, quando la ragazza “non era più la stessa” ed “era sconvolta“. Ma il giovane ai carabinieri di Milano e poi al procuratore capo di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, aveva raccontato anche che mentre erano al Billionaire, lui e l’amica avevano visto la ragazza “e Ciro Grillo baciarsi“. Stando a quanto riportato da Repubblica, ai giudici ha poi precisato che i due erano abbracciati, allegri e si divertivano.

PRESUNTA VITTIMA IN AULA IN AUTUNNO

La presunta vittima, comunque, verrà sentita in aula nel tribunale di Tempio Pausania tra ottobre e novembre, così come l’amica. L’Ansa precisa che le date ancora non sono state definite con certezza, in quanto la calendarizzazione delle udienze è ancora in fase di preparazione. Lo ha deciso oggi il giudice nella fase di apertura della nona udienza del processo.