Ciro Immobile è stato fra i giocatori più bersagliati dai tifosi della Lazio a seguito delle dimissioni del tecnico Maurizio Sarri, sostituito per la gara di oggi contro il Frosinone da Martusciello. Come si legge su Sportmediaset nella giornata di mercoledì mattina l’attaccante e suo figlio di Mattia di 4 anni sono stati aggrediti a livello verbale e fisico da un gruppo di persone che si trovavano davanti all’istituto scolastico del figlio, e il giorno dopo è stata vittima di un’aggressione anche la moglie Jessica Malena.



Ciro Immobile ha precisato il tutto attraverso una nota stampa, in cui si legge che: “Il tutto purtroppo in seguito all’istigazione all’odio messa in atto e sostenuta da alcuni mezzi stampa e giornalisti attraverso i propri canali social che hanno diffuso parole d’odio nei confronti di Ciro Immobile, riportando inoltre ricostruzioni non inerenti alla realtà. A seguito di questo episodio il calciatore ha dato mandato ai suoi legali di agire oggi stesso in sede penale nei confronti dei responsabili di tale diffamazione. Tali affermazioni sono gravemente diffamatorie e quindi lesive dell’immagine professionale e personale dell’atleta e saranno portate alla attenzione del magistrato preposto. L’istigazione all’odio, soprattutto in maniera gratuita è un reato che va punito”.



CIRO IMMOBILE E FAMIGLIA AGGREDITI DOPO ESONERO DI SARRI: LA REPLICA DI LOTITO

Come riferisce ancora Sportmediaset, sembra che ad infiammare un po’ l’ambiente già abbastanza surriscaldato sia stato il presidente Claudio Lotito, che parlando dell’addio di Sarri ha spiegato: “Sarri è stato un po’ tradito da alcuni comportamenti delle persone, c’è qualcosa di strisciante all’interno del gruppo”. Immobile, attraverso Instagram, ha comunque negato di aver mai remato contro l’ex allenatore, parlando di “campagna denigratoria” nei suoi confronti e dei compagni di squadra, precisando: “Mai fatto mancare impegno e attaccamento”.



Lotito, giusto per gettare altra benzina sul fuoco, non sembra aver difeso la posizione di Immobile: “A me succede tutti i giorni (di essere aggredito ndr) vivo sotto scorta da 20 anni. Minacce di morte quotidiane a me e alla mia famiglia – le parole rilasciate a Lalaziosiamonoi -. Qual è il tema? Sono un presidente di una società di 8 mila dipendenti, eppure io non faccio tutto questo clamore, punto e basta. E non dico altro”.

CIRO IMMOBILE E FAMIGLIA AGGREDITI DOPO ESONERO DI SARRI: LA SOLIDARIETÀ DELLA LAZIO

In seguito è comunque arrivato il comunicato ufficiale della Lazio che ha voluto esprimere solidarietà allo stesso capitano, nonché alla famiglia “per le inquietanti e inaccettabili aggressioni subite nei giorni scorsi”, ricordando che “Lo sport, e di conseguenza il suo valore etico, deve rimanere tale: qualsiasi atto di violenza verbale o fisica deve ricevere condanna unanime, fermamente e senza giustificazioni”.

Infine sulla vicenda è intervenuta l’AIC, l’associazione italiana calciatori, che a sua volta ha pubblicato un comunicato per esprimere la vicinanza a Immobile per “la deprecabile aggressione subita”, descrivendola come un grave atto di intimidazione che avrebbe potuto avere conseguenze gravissime, con l’auspicio che le forze dell’ordine possa fare chiarezza. “Se la sconfitta e la vittoria sono la “normalità” nella cultura dello sport – aggiunge l’AIC – ciò che non dobbiamo abituarci a considerare “normale”, invece, è l’aggressione ai danni di un calciatore. Tollerare questi comportamenti significa perdere di vista i valori del nostro sport”.