Citerna (Perugia) Umbria, finalista al “Borgo dei borghi 2023”

Citerna si trova in Umbria, in provincia di Perugia, ed è un piccolo borgo di circa 3400 abitanti ed è uno dei borghi finalisti del Borgo dei borghi 2023. Rimandi etimologici latini, toscani e altotiberini si fondono in un nome che già di per sé racchiude una molteplicità di significati e sfumature.



Citerna, inserito tra i Borghi più belli d’Italia, secondo alcune tradizioni medievali deve le proprie origini alle numerose cisterne idriche presenti nell’area circostante, mentre altre fonti basate su antichi atti notarili si riferiscono alla “Citerea”, ovvero un’altura consacrata al culto della pagana Venere, dea della bellezza. La duplice reminiscenza storica e culturale ancora oggi sopravvive nello stemma cittadino nel quale campeggia una cisterna sormontata dalla stella del mattino, vetusta effige legata proprio alla dea Venere.



Perché Citerna dovrebbe vincere il “Borgo dei borghi 2023”? Ecco le caratteristiche più belle

Il piccolo comune di Citerna visse fasi di grande effervescenza fin dall’età medievale, quando dopo le invasioni barbariche e l’inserimento in orbita longobarda, rimase a lungo conteso tra borghi più importanti quali Arezzo e Città di Castello. Proprio l’influenza gallo-barbarica ha lasciato tracce nel dialetto locale, ancora oggi segnato da strascichi di varia tipologia. Le dominazioni delle famiglie dei Tarlati, dei Malatesta, e poi dello Stato della Chiesa, nel corso dei secoli hanno regalato a Citerna una straordinaria possibilità di sviluppo.



La fase di massima crescita del comune perugino risale però al periodo di vicariato dei Vitelli, famiglia di rango militare vicina ai Medici che governò dai primi anni del sedicesimo secolo fino alla conclusione di quello successivo. In tale periodo Citerna poté giovarsi di un cospicuo accrescimento artistico con la famiglia Vitelli piuttosto nota per la propria passione per il mondo delle arti. Tra le numerose committenze artistiche connesse al nome della storica famiglia alcune sono ancora oggi visibili in paese: ad esempio nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo è ancora presente la Crocifissione di Niccolò Circignani, risalente al 1570 circa, mentre nella chiesa di San Francesco trova posto la Madonna col Bambino del Donatello, pezzo unico riscoperto nei primi anni 2000. Il terribile terremoto che ha colpito Citerna nel 1917, e le devastazioni perpetrate dai soldati tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale hanno peraltro impoverito un patrimonio artistico-culturale che in origine doveva certamente essere ben più importante. Una curiosità meno nota lega il nome del centro storico di Citerna anche alla figura di Giuseppe Garibaldi. L’eroe del Risorgimento italiano infatti avrebbe ricevuto asilo, insieme a circa 2000 dei suoi volontari, nel piccolo borgo umbro tra il 23 e il 26 luglio del 1849, durante la marcia verso il mar Adriatico.