La Citroen ha inviato una lettera con una comunicazione di richiamo riguardante più di 600mila auto che sono state prodotte fra il 2009 e il 2019. I destinatari sono i proprietari di auto del noto marchio francese vendute in alcuni Paesi dell’Europa del sud fra cui l’Italia, ma anche Medio Oriente e Nord Africa. Il problema riguarda precisamente 497.171 Citroën C3 e 108.601 DS3, che avrebbero un difetto all’airbag. Il richiamo è iniziato a inizio maggio attraverso l’invio di svariate lettere, e riguarderebbe appunto un problema relativo all’airbag che, come scrive Quattroruote, è fornito dall’azienda giapponese Takata.
Ci sarebbe il rischio di un deterioramento del propellente interno e qualora si dovesse verificare un incidente il dispositivo potrebbe gonfiarsi in maniera troppo eccessiva per poi esplodere, con il rischio quindi di ferire il conducente o i passeggeri. Essendo il problema estremamente concreta, Citroen ha deciso di inviare una lettera ai proprietari dei mezzi indicati di “sospendere immediatamente la guida” del veicolo.
CITROEN, RICHIAMO PER PROBLEMA ALL’AIRBAG: RITARDI NELLE RIPARAZIONI
Si è però verificato un problema nel problema, così come segnalato da Altroconsumo.it, ovvero, che i tempi per effettuare la risoluzione del problema sembrerebbero essere biblici. “Impossibile prendere appuntamento in officina, lunghi tempi di riparazione, mancanza dei pezzi di ricambio”, scrive a riguardo il portale dell’associazione in questione. Altroconsumo fa sapere che verrà inviata una lettera di diffida a PSA, intimando di risolvere la situazione al più presto.
Alla luce dei moltissimi richiami è normale pensare a delle officine Citroen stracolme, di conseguenza è difficile trovare il bandolo della matassa e comunque non è la prima volta che si verifichi una situazione simile, visto che sono migliaia ogni anno i richiami che vengono fatte dalle case automobiliste. Altroconsumo ha ricordato come il richiamo sia iniziato a fine 2023, quando era giunta la prima lettera dell’azienda che richiedeva appunto di portare l’auto in officina per una eventuale sostituzione dell’airbag. Dopo qualche mese un secondo richiamo ancora più perentorio, in cui si chiedeva appunto di sospendere immediatamente la guida.
CITROEN, RICHIAMO PER PROBLEMA ALL’AIRBAG: COSA SI LEGGE NELLA LETTERA
“Le sostanze chimiche contenute e in questi dispositivi di gonfiaggio – si spiega nella missiva – potrebbero deteriorarsi nel tempo, esponendo guidatore e passeggero al rischio di rottura del dispositivo di gonfiaggio dell’airbag con una forza eccessiva in caso di incidente, in grado di provocare gravi lesioni o morte”. L’associazione dei consumatori consiglia delle vie alternative per provare a risolvere la situazione, a cominciare dal contattare direttamente un’officina Citroen, ma anche inviare una segnalazione scritta all’assistenza clienti di Citroen.
Si può anche decidere eventualmente di sostituire di per se l’airbag, quindi a proprie spese, mantenendo comunque le fatture, per poi fare richiesta di rimborso inviando richiesta scritta a Citroen tramite il portale dell’associazione. Infine, se si ha bisogno di un’auto sostitutiva, anche in questo caso lo si può fare a proprie spese ma mantenendo tutta la documentazione e gli scontrini, per poi chiedere il rimborso.