Legambiente ha pubblicato la trentesima edizione di Ecosistema urbano, l’indagine sulle città più green in Italia. Sono, infatti, state prese in esame le 105 province del nostro paese, sulle quali sono stati valutati 19 parametri (divisi in mobilità, qualità dell’aria e ambiente) ai quali è stato conferito un punteggio che ha contribuito a definire una percentuale tra lo 0 e il 100 dove quest’ultimo rappresenta la città verde ideale.
Comparati ai dati della 29esima edizione dell’indagine, i risultati sulle città più green in Italia hanno confermato una predominanza generale di ottimi risultati per il Nord-Est, mentre i grandi centri rimangono ben lontani dai vertici della classifica. Complessivamente, invece, emerge come vi sia stato un miglioramento del valore medio delle performance, che dal 53,41% registrato nel 2021, ha raggiunto il 56,41%. I valori massimi tra le città green sono stati raggiunti da Trento, che ha toccato l’85,86%, e da Mantova (82%), mentre rimangono ancorate al fondo della classifica Catania e Palermo, a pari merito al 20,86%, abbondantemente sotto a Caltanissetta, che ha registrato un 34,82% di parametri positivi.
Città green: la classifica di Legambiente, criticità e punti forti
Insomma, seppur in generale tutte le città in Italia sono in qualche modo più green, rimangono alcune importanti criticità che causano scompensi di oltre 50 punti tra le prime e le ultime classificate. Le prime 5 posizioni, oltre a Trento e Mantova, sono occupate da Pordenone (81,41%), Treviso (79,87%) e Reggio Emilia (76,80%). I grandi centri urbani, invece, si trovano al 42esimo posto (Milano, 59,74%), all’82esimo (Torino, 46,73%), all’89esimo (Roma, 44,57%) e al 98esimo (Napoli, 39,12%). Tra le ultime classificate, invece, oltre alle già citate, hanno ottenuto pessimi risultati in quanto città green anche Latina (102esima, 35,79%), Alessandria (36,77%) e Crotone (37,70%).
A livello generale, invece, l’indagine di Legambiente ha evidenziato miglioramenti dal punto di vista soprattutto dei trasporti pubblici locali e dei rifiuti (sia la raccolta differenziata che la produzione, calata a 516 kg annui pro capite rispetto ai 526 del 2021). La qualità dell’aria, invece, nonostante alcuni ottimi progressi in molte città del Sud Italia, l’introduzione del parametro PM 2,5 ha peggiorato la situazione. Per migliorare ulteriormente la condizione delle città e renderle più green, secondo Legambiente, si dovrebbe lavorare soprattutto nell’ottica delle perdite alla rete idrica (con sprechi medi del 36,2%). Da migliorare anche il consumo del suolo e il tasso di motorizzazione, che ad eccezione di Venezia e Genova si attesta ad oltre 50 auto ogni 100 abitanti.