Stando ad un rapporto pubblicato negli USA gli americani spendono di più per la cannabis che per il cioccolato e la birra artigianale messi assieme. Nel dettaglio, come si legge sul sito DolceVita, in totale i cittadini d’oltre oceano hanno speso circa 30 miliardi di dollari per la marijuana, sia quella a scopo medico che ricreativo, mentre i soldi spesi per la cioccolata sono stati pari a 20 miliardi, più altri otto per la birra. E secondo gli esperti tali vendite potrebbero ulteriormente aumentare nei prossimi anni, arrivando fino a 50 miliardi di dollari nel giro di cinque anni, il 2028.



Il dato è quasi sicuramente legato al fatto che più di una decina di stati in America hanno legalizzato l’uso della cannabis come ricreativo, dando così vita ad un mercato enorme che ha dato vita a centinaia di migliaia di posti di lavoro. Si tratta quindi di un’industria molto fiorente, e nel contempo che ha creato una immensa forza lavoro, cosa che non guasta mai. In ogni caso al primo posto troviamo ancora il tabacco, che quasi doppia la cannabis con entrate pari a 53 miliardi di dollari.



CITTADINI USA E LA CANNABIS: SOLO IL 10% CONTRARIO ALLA LEGALIZZAZIONE

Tale dominio potrebbe però sparire nel giro di breve tempo visto che, secondo un sondaggio recente, il consumo di sigarette sta calando in maniera molto rapida fra gli americani, toccando il minimo storico, a differenza invece della marijuana che continua ad essere in forte ascesa. Il 75 per cento delle vendite di marijuana negli Stati Uniti proviene comunque dal mercato nero, e nel 2021 ha toccato quota 75 miliardi di dollari. Ciò lo si deve al fatto che la droga non legalizzata costa meno rispetto a quella che si acquista nei negozi.



Al momento il settore sta spingendo affinchè venga introdotta una legge a livello federale che legalizzi la cannabis, e il provvedimento permetterebbe anche di limitare le frequenti rapine che si verificano nei dispensari. Secondo un recente sondaggio il 60 per cento dei cittadini americani sarebbe favorevole all’uso ricreativo e terapeutico della cannabis, mentre solo il 10 per cento si sarebbe opposto alla sua legalizzazione.