Uno Mattina Estate ha dedicato un ampio spazio della puntata di questa mattina al caso di Civitanova Marche, l’uccisione di Alika da parte di Filippo Ferlazzo. In studio vi era la nota criminologa Roberta Bruzzone, che ha confessato: “L’aspetto che rende questa storia ancora più difficile da affrontare è questo, ok il filmato andrà agli atti e sarà importante, ma la tempestività nella richiesta d’aiuto… io posso comprendere che anziani o questa giovane donna, in un questo contesto, possano essere inermi, rischiando a sua volta la violenza di questo soggetto, ma chiamare immediatamente la polizia era l’unico giusto che mi sarei attesa”. Secondo Roberta Bruzzone il caso di Civitanova Marche non è comunque isolato: “Purtroppo si tratta di una situazione molto grave e potenzialmente molto frequente. Di soggetti come quello che ha commesso questo brutale omicidio oggi ce ne sono moltissimi e il nostro sistema sanitario questo tipo di soggetti non è in grado di gestirli e oggi ne abbiamo la conferma”.
Filippo Ferlazzo, l’uomo in carcere con l’accusa di omicidio, è affetto da disturbo bipolare: “E’ un disturbo molto grave – prosegue la criminologa – si ha grosse difficoltà a controllare impulsi. Lui si è allontanato rispetto alla vittima per poi aggredirla nel secondo momento, e non c’era una condizione di istigazione. Quando è tornato indietro ha aggredito la vittima. Verrà fatta una perizia, ma l’esito non è così scontato sull’infermità, molto spesso chi ha questa problematica ha anche problemi con la cocaina”.
OMICIDIO CIVITANOVA MARCHE, LE PAROLE DELL’AVVOCATO E DELLA MOGLIE DI ALIKA
In studio vi era anche Francesco Mantella, avvocato della famiglia di Alika di Civitanova Marche: “L’imputazione è omicidio volontario e rapina, oggi immagino che in udienza verrà confermata la misura cautelare. Domani l’autopsia sul corpo del povero Alika e si stabiliranno cause e modalità, mi permetto di dire feroci, con cui è stato ucciso, poi le indagini proseguiranno anche se il materiale probatorio che la procura ha a disposizione penso sia già sufficientemente ampio per poter ipotizzare una sufficiente quantità di elementi per il processo a carico di Ferlazzo”.
In queste ore la comunità di Civitanova Marche ha dimostrate grande affetto verso il povero Alika: “Abbiamo registrato un importante e apprezzabile e per alcuni versi sorprendente dimostrazione di solidarietà da parte della comunità nigeriana e soprattutto italiana, i sindaci ci hanno voluto incontrare e si sono impegnati a dare una mano alla famiglia. Ho apprezzato molto”. In chiusura le parole di Charity, la moglie di Alika, che parla poco italiano e che ha spiegato, in lacrime: “Mio marito era una persona buona, per questo c’era molta gente alla manifestazione, ringrazio a tutti, anche gli italiani. Ho visto quanto mio marito fosse nel cuore della gente”.